Rimane caldo il tema Giubileo. Dopo le parole dell’assessore al turismo Silvio Franco, che hanno fotografato la relazione tra anno santo e accesso di visitatori a Viterbo creando scompiglio in maggioranza e opposizione, arrivano anche quelle della sindaca Chiara Frontini che lamenta la mancanza di fondi a disposizione per l’evento religioso.
La Regione Lazio, con una delibera del 20 agosto, ha decretato le modalità con cui verranno elargiti i finanziamenti. Precedentemente il governo nazionale aveva affidato a palazzo dei Priori un fondo da 15,5 milioni di euro con cui ha potuto progettare diversi interventi: il nuovo svincolo che collegherà la circonvallazione Almirante con Santa Barbara, il restauro delle mura civiche e il completamento delle ex scuderie papali di piazza Sallupara, la riqualificazione del polo culturale della ex chiesa di Sant’Orsola, i nuovi lavori alla pensilina del Sacrario e infine il restauro e la valorizzazione della ex chiesa di Santa Maria delle Fortezze.
Ma dalla Regione Viterbo non riceverà nulla. “Si tratta di un unico contributo fino a 125mila euro per l’ente locale proponente – scrive la Pisana -, volto a sostenere le progettualità riguardanti la riqualificazione, l’adeguamento degli impianti tecnologici, il contenimento dei consumi energetici e l’abbattimento delle barriere architettoniche. La misura, in attuazione della legge regionale di Stabilità 2024, approvata nel dicembre scorso dal consiglio regionale del Lazio, ha una dotazione finanziaria di 750mila euro e non possono aderirvi sia Roma capitale sia quei comuni beneficianti di altri fondi e interventi già programmati”.
Il nuovo contributo sarà dunque precluso a Viterbo e ad altri comuni della Tuscia, come Bagnoregio e Sutri. Motivo per cui Frontini non accetta le polemiche sui mancati interventi per il Giubileo: “Ci chiedono conto dei progetti – commenta Frontini -, ma poi ci tagliano fuori. Siamo di fronte alla contraddizione per cui il governo riconosce e premia gli sforzi che alcuni enti locali compiono per valorizzare il proprio patrimonio e aumentare il valore attrattivo dei propri territori mentre la Regione fa esattamente il contrario”.
“Una decisione incomprensibile che contraddice ogni logica – afferma Frontini -. Ad alcuni comuni erano stati precedentemente assegnati dei finanziamenti statali perché sono stati giustamente riconosciuti come mete essenziali nell’anno giubilare o perché hanno diretta attinenza con l’anno santo. Non a caso Viterbo è rientrata a pieno titolo in questa misura in quanto ex sede papale e punto centrale nel percorso della via Francigena”.
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