Sono albanesi e italiani fra i 19 e i 44 anni i sette uomini ritenuti responsabili della gestione di alcune piazze di spaccio tra Spoleto e Foligno. Per quattro di loro all’alba di martedì si sono aperte le porte del carcere, per due è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza (con divieto di uscire durante le ore notturne) mentre il settimo non potrà risiedere in Umbria.
L’inchiesta L’accusa è, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti continuata e in concorso. L’inchiesta è stata condotta dalla Procura della Repubblica di Spoleto e ha coinvolto le province di Perugia, Fermo, Frosinone e Siena, dove i carabinieri martedì mattina hanno notificato i provvedimenti. Le indagini sono partite nell’aprile dello scorso anno e sono andate avanti fino alla primavera del 2024.
Le indagini Tutto è partito quando le forze dell’ordine hanno sequestrato a uno degli indagati 50 grammi di cocaina durante dei normali servizi di contrasto allo spaccio. Tra novembre e dicembre 2023 due degli spacciatori indagati sono stati arrestati dopo essere stati trovati complessivamente con 150 grammi di coca e tremila euro in contanti. Arresti che hanno permesso di allargare lo spettro dell’indagine, arrivando anche tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, controlli e pedinamenti a ricostruire tutta la rete.
Giro d’affari Come spiegato martedì nel corso di una conferenza stampa i sette gestivano un’importante giro d’affari e, per quanto riguarda gli albanesi, si parla di persone «di sicuro carisma criminale». Un’organizzazione che si stava espandendo tanto da trovarsi «al punto di svolta e assestamento verso la creazione di un’organizzazione strutturata». Secondo quanto ricostruito, gli albanesi residenti a Foligno acquistavano alcuni kg di coca al mese nelle Marche attraverso un connazionale, anche lui arrestato.
Nei boschi La droga poi una volta arrivata a Foligno veniva nascosta nei boschi e da lì, quando serviva, veniva portata in appartamenti trasformati in laboratori per il taglio e il confezionamento delle dosi; a quel punto la coca veniva venduta nel vie del centro di Foligno e Spoleto. Nel corso delle indagini i carabinieri in un’occasione hanno trovato quasi un kg tra coca e marijuana, che sul mercato avrebbe fruttato oltre 60 mila euro. Martedì invece durante le perquisizioni sono state sequestrate altre dosi di droga, materiale per il confezionamento e 40 mila euro in contanti.
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