PADOVA – Si è ufficialmente aperto il bando per l’accesso ai crediti d’imposta destinati agli investimenti sulla transizione 5.0. Un momento che le aziende del padovano aspettavano da tempo: secondo le stime della Cna di Padova e Rovigo, infatti, la ricaduta sulla provincia si aggira intorno agli 800 milioni di euro.
LA STIMA
Si tratta di quasi 4 volte i valori che l’ufficio studi di Cna ha indicato per il 2023 e pari a circa 200 milioni di euro per la provincia di Padova.
La stima, basata sulle dinamiche di utilizzo del credito di imposta “Industria 4.0” rilevabili dai dati Mef delle dichiarazioni fiscali delle imprese e sulle richieste di contributo “Nuova Sabatini”, indicava nel 2021 (credito di imposta del 50%) un volume di investimenti “digitali ed interconnessi” di poco inferiore ai 470 milioni di euro, per una agevolazione alle imprese di circa 230 milioni di euro (spalmata in 3 anni).
L’ANDAMENTO
Nel 2022 era in discesa, di poco inferiore ai 400 milioni, probabilmente per effetto delle tensioni geopolitiche ma anche per la rimodulazione del credito d’imposta al 40%.
Le imprese che intendono accedere agli incentivi dovranno districarsi tra analisi di prefattibilità, certificazioni energetiche, perizie asseverate e relazioni tecniche, gestione del portale di invio delle documentazione. Per tutto questo Cna Padova e Rovigo ha messo in campo InnovaHub, una struttura dedicata ad accompagnare le imprese nella gestione “senza pensieri” di tutto il processo.
COME FUNZIONA
Nel biennio 2024-2025 le imprese potranno utilizzare gli incentivi del piano Transizione 5.0, sotto forma di credito d’imposta, per attivare investimenti di digitalizzazione ed efficientamento dei loro processi produttivi, riducendo i consumi energetici e orientando le stesse verso la sostenibilità e lo sviluppo green.
Il Piano è finanziato con 6,3 miliardi di euro: le risorse sono suddivise in 3,8 miliardi per l’acquisto di beni strumentali 4.0, 1,8 miliardi per impianti per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, 630 milioni di euro per la formazione del personale in competenze digitali e green.
IL COMMENTO
«È una misura – dichiara Luca Montagnin, presidente di CnaPadova e Rovigo – che le micro e piccole imprese attendevano da tempo. Positivo che il Ministero abbia accolto il suggerimento di aumentare il prezzo per kW ammissibile per gli impianti fotovoltaici, allineandolo maggiormente ai valori di mercato: chiediamo però di vigilare affinché non si riproduca nei prossimi mesi l’effetto “Superbonus 110%”, con aumento ingiustificato dei costi degli impianti. Speriamo che l’apertura della piattaforma alla vigilia della settimana dell’anno in cui la maggior parte delle imprese chiude per qualche giorno di meritato riposo non precluda l’accesso agli incentivi a tutte quelle aziende che in questi mesi hanno iniziato ad attivarsi con pre analisi di fattibilità e preventivi dei fornitori».
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