In un panorama editoriale sempre più digitalizzato, Wideread vuole essere una piattaforma innovativa che unisce la passione per la lettura all’interazione sociale. Il progetto nasce dalla mente di due appassionati del settore Antonio Agostinacchio e Giuseppe Sacco che, osservando l’evoluzione dei web comics e dei web novel, hanno intravisto un’opportunità unica: creare una piattaforma tutta italiana che unisca social ed editoria.
Da dove arriva questa visione
«Da tempo osservo il mondo editoriale, soprattutto online, e ho capito le dinamiche interne. «Riflessione dopo riflessione, ho pensato di creare una piattaforma italiana che unisse l’esperienza social all’editoria», spiega il co-fondatore Agostinacchio. L’obiettivo a lungo termine è ambizioso: diventare una piattaforma di riferimento che faciliti la transizione digitale nell’editoria, proprio come Spotify ha fatto per la musica. «Vogliamo approcciare prima il mercato italiano e poi espanderci in Europa entro il primo trimestre del 2025, per poi raggiungere il resto del mondo entro la fine del 2026», aggiunge.
Come monetizzare su Wideread
Il modello di monetizzazione di Wideread trae ispirazione da piattaforme come TikTok, dove i contenuti indicizzati (sempre settore editoriale) sono esplosi da 5 miliardi nel 2021 a 200 miliardi nel 2023. «La monetizzazione serve perché diamo la possibilità agli utenti di creare utili dai loro contenuti. Possono scegliere di rendere i loro lavori esclusivi, seguendo un modello simile ad altre piattaforme, ma rapportato all’editoria», spiega Sacco. Gli utenti possono creare diversi livelli di abbonamento, utilizzando sia la parte editoriale che i contenuti a pagamento singolo.
«Dal punto di vista editoriale ci sono diverse piattaforme che offrono molte funzionalità, ma noi cerchiamo di unire tutte queste funzionalità in un’unica piattaforma attraverso il lato social», continua Agostinacchio. «L’introduzione della componente sociale è fondamentale per attrarre non solo scrittori, ma anche lettori, creando un ecosistema vivace e interattivo», spiega.
Sviluppo e finanziamento
Di recente, Wideread ha completato un finanziamento pre-seed di 170.000 euro, portando la valorizzazione della startup a 8 milioni di euro. «Abbiamo sviluppato una piattaforma proprietaria e aperto un secondo round di investimento da 800.000 euro per accelerare la nostra crescita e stabilizzarci sul mercato italiano», afferma Sacco. I fondi saranno utilizzati per sviluppare ulteriormente la piattaforma, aumentare il marketing e preparare il terreno per l’espansione internazionale. (riproduzione riservata)
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