MACERATA Negozianti preoccupati per le perdite dovute al cantiere che chiude al traffico via dei Velini. Lunedì sera hanno incontrato i rappresentanti dell’amministrazione per chiedere un sostegno. Hanno partecipato gli assessori Laura Laviano, Andrea Marchiori e Marco Caldarelli. Presenti anche i rappresentanti di Cgil e Cisl Daniele Principi e Rocco Gravina.
I temi
Diversi i punti sollevati: la riapertura parziale della strada, una segnaletica chiara e visibile per i percorsi, informazioni per la cittadinanza sulle strade percorribili ed eventuali contributi per le attività. «Questo intervento esula da qualsiasi dinamica politica ma ha risvolti sociali, in termini di disagio su commercianti e residenti. Non entriamo nel merito dell’utilità, ma delle modalità per capire se ci possano essere soluzioni alternative» ha esordito il moderatore dell’incontro, Gerardo Bove, a cui i commercianti hanno affidato la loro voce. Marchiori: «Non ci vogliamo sottrarre alle critiche dei cittadini dato che questo fa parte delle responsabilità di governo. Era obbligatorio investire quelle risorse in questa zona ed è stato fatto ora perché era l’ultimo anno disponibile. Non farlo sarebbe costato la perdita dei fondi. Una via di fuga alternativa per procedere poi le con le palificazioni? La macchina lavoratrice deve occupare la sede stradale e non c’è uno spazio di sicurezza per il passaggio dei veicoli. Il cantiere probabilmente si protrarrà oltre il 25 agosto». I negozianti hanno avuto un crollo negli incassi come spiega Valentina Renzi della Braceria Tiffany: «Vi chiediamo aiuto. Io devo pagare lo stipendio ai miei dipendenti e faccio fatica. Come me anche altri».
L’organizzazione
Diversi locali che si reggono sul passaggio hanno dovuto chiudere momentaneamente e la comunicazione istituzionale, di cui l’amministrazione si è assunta la responsabilità, non ha aiutato. Altri dubbi paventati riguardano l’organizzazione dei lavori pubblici e della sosta delle auto per i clienti che spesso vengono sanzionati. Caldarelli parla della soluzione ipotizzata in giunta: «La nostra idea riguarda la Tari – ha detto -, ci sarà un contributo per i negozianti, per i due mesi di chiusura della strada, ma deve essera dimostrato da ogni singolo esercente la perdita effettiva dell’introito rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Saranno predisposti modelli appositi da compilare». «Noi ci mettiamo a disposizione – le parole di Laviano che ha accolto l’appello dei negozianti -, verrà creato un fondo ad hoc». Gli esercenti hanno ricordato come si debba agire presto e chiesto di avere aggiornamenti in tempo reale sul cantiere. Paolo Perini, presidente dell’Acm parla delle ripercussioni anche in centro: «Le nostre attività ne stanno risentendo. Ci sarebbe dovuto essere un lavoro migliore dall’inizio, soddisfatti comunque di vedere voglia di collaborare dell’amministrazione».
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