Rotatoria di San Tommaso-San Marco alle Paludi, la Regione Marche accoglie le richieste di Cesetti: le criticità segnalate dal consigliere del Pd saranno trasmesse all’Anas e alla Provincia di Fermo per sollecitare quelle modifiche al progetto necessarie a garantire la sicurezza.
La Regione Marche invierà alla Provincia di Fermo e all’Anas le segnalazioni avanzate dal consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti circa le criticità riguardanti il progetto della rotatoria di San Tommaso-San Marco alle Paludi con l’obiettivo di ricevere ragguagli a proposito della sicurezza inerente la circolazione viaria. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli rispondendo proprio all’interrogazione presentata dal consigliere dem.
“E’ molto positivo – afferma – che la giunta regionale abbia optato per questa soluzione, dimostrando così che le segnalazioni da me raccolte tra i cittadini e racchiuse nell’atto ispettivo discusso stamattina sono assolutamente fondate”.
I problemi sollevati da Cesetti riguardano la difficoltà a entrare e uscire da alcune proprietà adiacenti, l’alto rischio di incidenti per le auto costrette a incrociarsi su una corsia a due sensi di marcia larga meno di 4 metri rispetto ai 5 previsti dal progetto, ma anche per i furgoni o i veicoli della nettezza urbana che non hanno modo di fare inversione e quindi devono uscire percorrendo 100 metri in retromarcia. Ci sono poi i pericoli che corrono i pedoni per l’assenza dei marciapiedi e i veicoli a due ruote costretti a fare lo slalom tra i mezzi in transito.
“Auspico che la Regione Marche – continua Cesetti – faccia sentire forte la sua voce, chiedendo ad Anas e Provincia di Fermo l’adozione di immediati provvedimenti di loro competenza volti a garantire la sicurezza nella circolazione e la definitiva risoluzione dei problemi che preoccupano i cittadini. La Regione non ne ha solo il diritto, ma anche il dovere, perché se è pur vero che sono questi gli enti chiamati alla realizzazione dell’opera, lo è anche il fatto che nella scorsa legislatura l’Amministrazione regionale, su mia proposta, finanziò con 800 mila euro questa infrastruttura strategica nell’ambito dello schema di convenzione con il Mit, regolante il finanziamento degli interventi di adeguamento della rete stradale e dei collegamenti al nuovo ospedale di Fermo, nonché sulla viabilità secondaria per favorire l’accessibilità alle aree interne. Ovviamente la realizzazione di queste opere rappresentano una priorità, ma non a discapito della sicurezza dei residenti in un contesto stradale dove si registra un transito sempre molto intenso”.
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