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250 milioni stanziati per le aziende: lo sgravio a favore di imprese e lavoratori – ilcorrierino.com

Alcune aziende italiane potranno godere fino a fine anno di una proroga che beneficerà sia le attività che gli stessi dipendenti.

La Legge di Bilancio 2024 include importanti misure di decontribuzione mirate a sostenere l’occupazione e a ridurre il carico fiscale sulle aziende. Tra queste, spicca un esonero contributivo pensato per agevolare i datori di lavoro privati, consentendo loro di ottenere una significativa riduzione dei contributi previdenziali a carico, senza incidere sulle tutele per i lavoratori. Questo intervento è parte di una strategia più ampia del Governo volta a stimolare l’economia, favorire nuove assunzioni e migliorare la competitività delle imprese in contesti con particolari esigenze di sviluppo.

La decontribuzione è stata estesa con una proroga fino al 31 dicembre 2024, grazie all’autorizzazione della Commissione Europea, che ha dato il via libera a un ulteriore semestre di agevolazioni. Questo strumento si affianca ad altre iniziative previste dalla Legge di Bilancio, come incentivi per l’innovazione e la digitalizzazione, creando un pacchetto di misure che mira a rafforzare l’intero tessuto produttivo nazionale. Si tratta di un pò di respiro per aziende e lavoratori, sebbene sia bene precisare che la novità in questione riguarderà solo alcune regioni specifiche.

Sgravio contributivo per le aziende: proroga autorizzata dalla Commissione Europea

Ottime notizie per moltissime aziende italiane: la Commissione Europea ha dato l’ok all’Italia per prolungare l’agevolazione contributiva per le moltissime imprese, in forma massima fino al 31 dicembre 2024. Questa decisione è stata annunciata il 25 giugno 2024 dal ministro per gli Affari Ue, il Sud, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, dopo l’incontro con la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager.

Come funziona? L’agevolazione prevede una riduzione dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati. Ad oggi, la percentuale dello sgravio varia nel tempo:

  • 30% fino al 31 dicembre 2025
  • 20% per gli anni 2026 e 2027
  • 10% per gli anni 2028 e 2029
Sgravio contributivo commissione europea
Meno tasse per le aziende italiane: a chi è rivolto lo sgravio contributivo – ilcorrierinocom

A chi è rivolta la nuova decontribuzione

Introdotta con la vecchia Legge di Bilancio 2021, la decontribuzione del Mezzogiorno è uno sgravio contributivo non pensato per tutti, bensì per supportare le aziende private con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tale agevolazione è nata per mitigare gli effetti negativi sull’occupazione causati dalla pandemia e per sostenere i livelli occupazionali in aree con difficoltà socio economiche significative.

Chi può beneficiarne? Lo sgravio è rivolto a datori di lavoro privati con sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno e riguarda i contratti di lavoro dipendente, inclusi quelli a tempo determinato. Sono però esclusi i settori dell’agricoltura primaria, il lavoro domestico e il settore finanziario.

I vantaggi di questa proroga sono evidenti, visto che le aziende che beneficiano della decontribuzione Sud possono ridurre significativamente i costi del lavoro, semplificando così il carico di nuove assunzioni e migliorando il benessere generale. Tuttavia, è bene precisare che la decontribuzione non è automatica: per richiedere l’agevolazione, i datori di lavoro devono presentare domanda all’INPS entro 30 giorni dall’assunzione del lavoratore tramite il portale web o i patronati.

 

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