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Cessione del quinto dello stipendio
TRASFERIMENTO AUTOMATICO SULLA PENSIONE

La cessione del quinto dello stipendio si trasferisce automaticamente sulla pensione. Difatti, in caso di risoluzione di un rapporto di lavoro dipendente, pubblico o privato, prima che sia stata terminata la cessione del quinto, l’efficacia del prestito (cessione del quinto) confluisce in automatico sulla pensione o altro assegno o rendita continuativi equivalenti, liquidati in conseguenza della dismissione del rapporto di lavoro. Lo ha reso noto l’Inps in un suo recente messaggio (il n. 2830/2024) nel quale ha spiegato di aver completato la reingegnerizzazione della procedura dedicata denominata “Quote Quinto”.
La confluenza
L’articolo 43 del Dpr n. 180/1950 prefigura, nell’ipotesi di cessazione dal servizio prima che sia conclusa la cessione, l’estensione di diritto dell’efficacia della cessione del quinto sulla pensione o su un altro assegno continuativo equivalente, derivato espressamente dalla cessazione stessa. Pertanto, qualora il rapporto di lavoro dipendente, pubblico o privato, si risolva prima dell’estinzione del finanziamento con la cessione del quinto dello stipendio, si realizza ope legis l’automatismo traslativo dell’importo retributivo ceduto.
La procedura
Lo schema di convenzione per la concessione dei finanziamenti da estinguersi dietro cessione del quinto della pensione attualmente vigente, puntualizza l’Inps, prevede l’applicabilità dell’istituto relativo alla traslazione. Tuttavia, l’operatività è stata finora sospesa, in attesa della realizzazione di un progetto di reingegnerizzazione della procedura (c.d. quote quinto), al fine di uniformare le procedure di gestione del piano originato dalla traslazione, per la parte residua, a quello della cessione del quinto della pensione.
L’Inps precisa che il progetto è stato completato rendendo operativo, quindi, l’istituto della traslazione. Sono assoggettabili alla nuova procedura tutte le traslazioni di cessioni del quinto da stipendio riferite alle pensioni liquidate con i sistemi della gestione privata (cioè tutte le pensioni, comprese quelle della gestione pubblica e dell’ex Inpgi). Restano invece escluse le traslazioni su pensione facenti capo alla gestione pubblica definite con i sistemi proprietari (“Sin”/”Gpp”) per le quali, acquisita la documentazione da parte del datore di lavoro del cedente già lavoratore, sarà l’Inps manualmente a caricare i piani di ammortamento residui sul trattamento pensionistico.

 

Inps
BONUS PSICOLOGO: COME FUNZIONA

Il bonus psicologo è un sussidio per i cittadini, permanente, ma correlato ai fondi stanziati su base annuale e offre un contributo per pagare un ciclo di sedute di psicoterapia. La domanda si presenta all’Inps attraverso un servizio online dedicato ed il bonus è riconosciuto, in base all’ordine cronologico di inoltro dell’istanza, con voucher da 50 euro a seduta.
I fondi sono assegnati prioritariamente ai redditi inferiori tenendo conto anche dell’Isee e privilegiando i meno abbienti.
L’importo del contributo è per tutti di 50 euro a seduta. Ma l’ammontare del contributo complessivo – si sottolinea – viene modulato in base all’Isee del richiedente.
Il bonus massimo (1500 euro) è erogato solo a chi ha un Isee inferiore a 15 mila euro; per un valore Isee compreso tra 15 mila e 30 mila euro il tetto del bonus scende a mille euro: per chi ha un Isee fra 30 mila euro non superiore a 50 mila il bonus massimo è 500 euro. Nessun beneficio per chi ha un Isee superiore a 50 mila euro.
L’Istituto di previdenza opportunamente ricorda che il beneficiario della misura ha 270 giorni di tempo per usufruire dell’agevolazione, decorrenti dalla pubblicazione delle graduatorie.

 

Scuola
TUTELA INAIL PROROGATA AUTOMATICAMENTE

Prorogata automaticamente la tutela assicurativa Inail a favore dei docenti e degli alunni di scuole e istituti d’istruzione, statali e non statali. Difatti, ai fini dell’operatività della tutela nell’anno scolastico 2024/2025 e nell’anno accademico 2024/2025, a scuole e istituti non sono richiesti adempimenti. Lo ha recentemente spiegato lo stesso Inail nella nota prot. 8522 del 14 agosto scorso, recependo la novità del dl n. 113/2024 che ha prorogato la tutela assicurativa di docenti e alunni introdotta in via sperimentale nell’anno scolastico/accademico 2023/2024. Scuole e istituti, invece, dovranno versare i premi entro il 17 febbraio 2025, in misura di 10,40 euro a persona (10,05 euro nell’anno scolastico/accademico 2023/2024) da quantificare e comunicare all’Inail entro il prossimo 30 novembre.
Il differimento
Il dl n. 48/2023 ha esteso alle scuole, per un anno (a.s./a.a. 2023/2024), la tutela assicurativa prefigurata a favore dei dipendenti privati. Il dl n. 113/2024 l’ha prorogata all’a.s/a.a. 2024/2025. Ai fini dell’operatività di tale estensione della tutela assicurativa, ha precisato l’Inail, le scuole e gli istituti d’istruzione non devono fare alcun adempimento. La tutela, ha puntualizzato l’Inail, opera per gli infortuni sul lavoro occorsi e le malattie professionali manifestatesi nell’ambito dei luoghi di svolgimento delle attività didattiche e laboratoriali e loro pertinenze, nonché durante tutte le attività, sia interne che esterne (es. viaggi di istruzione, visite e uscite didattiche, missioni), senza limiti di orario, organizzate e autorizzate dalle istituzioni scolastiche e formative, comprese quelle complementari, preliminari e accessorie all’attività d’insegnamento.
Scuole e istituti statali
Ai fini dell’operatività della tutela assicurativa per l’anno scolastico/accademico 2024/2025, le scuole e istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado statali non devono effettuare alcun adempimento. Per questi istituti, infatti, la copertura assicurativa di docenti e studenti è attuata mediante la speciale forma della “gestione per conto dello Stato” che non prevede il pagamento del premio da parte del soggetto assicurante, ma solo l’obbligo di rimborsare all’Inail le prestazioni economiche erogate alle persone infortunate e tecnopatiche, le spese dovute per accertamenti medico-legali e per prestazioni integrative, nonché un’aliquota per le spese generali di amministrazione.
Scuole e istituti non statali
L’estensione della tutela per gli studenti ha comportato l’aumento del premio speciale unitario e annuale da corrispondere all’Inail, che è passato da 3,07 euro fino al 31 ottobre 2023 a 9,87 euro dal 1° novembre 2023 (più addizionale 1% per l’Anmil). A seguito di rivalutazione, ha spiegato l’Inail, dal 1° luglio 2024 il premio è salito a 10,40 euro; mentre il premio di regolazione, per l’anno scolastico/accademico 2023/2024, è risultato pari a 10,05 euro più l’addizionale ex Anmil dell’1%.
La differenza (in confronto ai 9,87 euro già pagati) va calcolata e comunicata all’Inail entro il 30 novembre prossimo. Per i docenti, invece, scuole e istituti formativi devono versare quanto dovuto a titolo di regolazione 2024 e rata anticipata 2025 in sede di autoliquidazione 2024/2025, cioè entro il 16 febbraio 2025 (domenica, quindi slitta al 17 febbraio), indicando nella dichiarazione da presentare entro il successivo 28 febbraio 2025, le retribuzioni corrisposte nel 2024 sulla cui base saranno calcolati e versati i premi 2024/2025.

 

Welfare
LA FORMAZIONE DEI GIOVANI AL CENTRO DELLE INIZIATIVE INPS

Una valida formazione culturale costituisce una base solida per acquisire le conoscenze e competenze con le quali le giovani generazioni dovranno farsi strada in un mondo del lavoro sempre più competitivo e innovativo.
La qualità della formazione è alla base del benessere di un paese e delle sue possibilità di crescita.
L’Istituto di previdenza è consapevole dell’importanza essenziale di garantire un valido supporto alla formazione per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.
Per questo, con specifici bandi di concorso, mette a disposizione ogni anno iniziative formative rivolte ai giovani, che offrono contributi a copertura totale o parziale dei costi.
Le offerte formative sono, in particolare, rivolte ai figli o orfani ed equiparati dei dipendenti e dei pensionati iscritti al Fondo Credito; alcuni bandi sono dedicati pure ai figli o orfani ed equiparati dei dipendenti e dei pensionati iscritti al Fondo Ipost e alla Gestione Assistenza Magistrale.
Nella sezione “Welfare, assistenza e mutualità”, in fondo alla pagina del portale Inps (footer), è possibile monitorare di volta in volta la pubblicazione di nuovi bandi e conoscere tutti i requisiti necessari per partecipare ai bandi di concorso. Per informare gli utenti sui nuovi bandi vengono inoltre pubblicate delle news, consultabili anche dalla homepage del portale.
L’istituto, quindi, invita i soggetti interessati a consultare periodicamente queste pagine per partecipare alle iniziative offerte. Le prestazioni per i giovani adulti sono:
Corsi di lingue all’estero: si tratta di soggiorni studio finalizzati a sostenere gli esami per la certificazione del livello di conoscenza della lingua secondo il Quadro Comune Europeo di riferimento (Cefr);
Borse di studio per università e Its: sono borse di studio a copertura parziale delle spese per la frequenza di università e, per gli studenti fuori sede, Istituti tecnici superiori (Its);
Contributi per master di I e II livello e corsi universitari di perfezionamento in Italia e all’estero: sono borse di studio per la partecipazione a master universitari di I e II livello e ai corsi universitari di perfezionamento;
Master per la creazione di start up (Progetto Archimede): sono borse di studio per la partecipazione a master di I o II livello in imprenditoria (entrepreneurship) finalizzati alla creazione di start up;
Ammissione a convitti e collegi universitari: ospitalità presso convitti e collegi di proprietà dell’Inps o convenzionati con il Miur;
Borse di studio per dottorati di ricerca: sono borse di studio per la frequenza di dottorati di ricerca in materia di industria 4.0, scienze statistiche e attuariali, sviluppo sostenibile, Inps e welfare, welfare e benessere.
Inoltre, per i giovani che siano dipendenti di pubbliche amministrazioni, iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito), sono previste ulteriori opportunità:
Corsi di formazione universitaria – Programma Valore PA: sono corsi universitari di formazione proposti da atenei italiani in collaborazione con soggetti pubblici o privati. La quota di partecipazione dei dipendenti è finanziata dall’Istituto di previdenza;
Master universitari “executive”: sono borse di studio per la partecipazione a master universitari per i dipendenti della pubblica amministrazione.

 

Carlo Pareto

 

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