Probabilmente non è una coincidenza che il decreto sugli adempimenti abbia il tasso di attuazione più elevato (il 40%): in molti casi, per tradurre in concreto le norme di rango legislativo, è stato sufficiente un provvedimento firmato dal direttore delle Entrate. Al contrario, si conferma la lentezza degli iter che richiedono pareri di altre autorità come il Garante della privacy o “concerti” con altri ministeri.
A conti fatti, le 17 disposizioni citate sono state attuate tramite 12 provvedimenti delle Entrate (contando insieme quelli adottati per semplificare i modelli dichiarativi), e nove decreti ministeriali del Mef, di cui solo uno arrivato di concerto con il ministero del Lavoro: è il Dm 25 giugno 2024 che disciplina il bonus assunzioni ed è stato pubblicato in Gazzetta il 3 luglio scorso, sei mesi dopo l’entrata in vigore della norma del decreto Irpef-Ires (Dlgs 216/2023).
Priorità e ultimi decreti
A dettare l’ordine delle priorità è stata finora l’urgenza dei provvedimenti che “dovevano” essere varati entro una certa data (come la lista degli atti esclusi dal contraddittorio tra Fisco e contribuenti) o erano indispensabili a far partire l’operazione del concordato fiscale (come i due Dm pubblicati a inizio luglio con le metodologie di calcolo del reddito proposto ai contribuenti Isa e ai forfettari).
In molti casi le disposizioni dei Dlgs non dettano scadenze precise. Succede ad esempio per le nuove norme sugli interpelli a pagamento e le risposte elaborate dall’intelligenza artificiale o per le possibili migliorie dei servizi ai contribuenti (arricchimento del cassetto fiscale, dialogo con il Portale per i Comuni, F24 pagabili con PagoPa e così via). Tra le norme che invece indicano un termine – sempre in verità ordinatorio, cioè non vincolante – ce ne sono diverse nel Dlgs sulla fiscalità internazionale: il contatore si ferma a tre misure attuate su otto, di cui due mancanti e con termini già scaduti. Va detto, però, che molti Paesi stranieri stanno andando più a rilento dell’Italia nel recepimento della global minimum tax, sul destino della quale si addensano non poche nubi.
Restano logicamente ancora da mettere in pratica tutte le misure di secondo livello previste dai Dlgs pubblicati all’inizio di agosto. Se è vero che il decreto correttivo non ha norme specifiche (tranne un ritocco a una disposizione del Dlgs adempimenti) e il decreto sulle sanzioni ne contiene una sola, si annuncia molto impegnativa l’attuazione del decreto sulla riscossione. Per regolare il rapporto tra agente della riscossione ed enti creditori, ma anche per stabilire quando cittadini e imprese potranno dilazionare i debiti fino a 120 rate, servirà un set imponente di disposizioni: sei Dm del Mef, di cui di due previa intesa in Conferenza unificata, un altro Dm del Mef di concerto con il Lavoro (sempre previa intesa in Conferenza), un regolamento ministeriale e un documento sul sito istituzionale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui