di Ilaria Alleva
Nel primo turno di chiamate sono stati nominati persino docenti passati a miglior vita: è quanto si apprende dalle verifiche fatte da insegnanti e sindacalisti. La dottoressa Gilda Giancipoli, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, ha accolto una delegazione di cinque persone poco dopo l’inizio della manifestazione per valutare quali potessero essere gli interventi effettivamente realizzabili da parte del suo personale. È stato dichiarato l’impegno a rimediare ad errori palesi e a fare un nuovo controllo incrociato con le segreterie scolastiche per avere un’idea più precisa delle cattedre disponibili. Tuttavia, sull’algoritmo l’ufficio scolastico di Terni dichiara di non avere alcun potere: è in mano al Ministero.
Il presidio «Un centinaio di docenti precari hanno partecipato stamattina al presidio indetto dai Cobas scuola di Terni contro il mercato dei titoli e l’algoritmo ‘cannibale’» è quanto scrivono i Cobas Scuola nel comunicato che è seguito al presidio. «Collegandosi con le mobilitazioni nazionali dei precari e delle precarie promosse dal movimento Esp, dai Cobas scuola, dal sindacalismo di base e dagli auto-organizzati, la manifestazione di Terni ha rivendicato la necessità di tornare alle convocazioni in presenza e la garanzia di tutelare i diritti acquisiti e la professionalità di tanti precari storici che, nonostante da anni garantiscano la regolare apertura dell’anno scolastico e il funzionamento della scuola pubblica, quest’anno sono senza incarico e vengono scavalcati da colleghi senza esperienza didattica».
Il confronto «Durante una lunga interlocuzione, sono state esposte le criticità del meccanismo di nomina e i numerosi errori e scavalcamenti di graduatoria generati dall’algoritmo. Si è chiesto pertanto di tornare, per le nomine e le supplenze, alle convocazioni in presenza, che garantiscono le graduatorie di diritto, equità e il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori». La richiesta ufficiale del sindacato è stata quella di annullare il primo bollettino, come fatto in alcune province tra cui Livorno (sul cui sito è pero specificato che l’annullamento non è dovuto a un malfunzionamento dell’algoritmo, ma da un errato inserimento in sistema da parte dell’ufficio di riferimento), Ancona e Teramo, ma l’ufficio scolastico su questo punto si è mostrato titubante.
Le istanze I Cobas scuola ribadiscono la necessità: di immediata risoluzione delle aberranti anomalie create dall’algoritmo ‘cannibale’ che depenna ingiustamente o lascia senza incarico docenti precari ‘storici’, formati a loro spese e con lunga esperienza lavorativa; di nominare attraverso convocazioni in presenza e non tramite algoritmo; del contrasto alla logica mercantile per cui ‘insegna chi paga e si compra titoli
spazzatura’».
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