In Puglia l’edilizia privata si digitalizza. La Regione amministrata dalla giunta Pd del governatore Michele Emiliano ha presentato un avviso pubblico (con inizio il 30 settembre 2024 e scadenza al 31 dicembre 2026) per la digitalizzazione degli archivi cartacei dei Comuni del territorio.
Il bando, con una dotazione finanziaria iniziale di 20 milioni di euro nell’ambito degli «interventi di digitalizzazione della Pa e diffusione di infrastrutture e servizi digitali a favore di cittadini e imprese del Pr Fesr/Fse+», intende supportare i Comuni pugliesi nella realizzazione di progettualità per la completa digitalizzazione degli archivi di edilizia privata, a oggi ancora in gran parte esclusivamente cartacei.
Le proposte progettuali dovranno prevedere la digitalizzazione delle pratiche di edilizia privata, l’indicizzazione e la metadatazione dei documenti e la connessione al fascicolo virtuale per consentire la costituzione di un archivio su infrastruttura cloud, i cui dati e documenti digitali saranno resi disponibili (tramite servizi appositamente sviluppati) agli operatori comunali che avranno un accesso privilegiato e sempre disponibile alla documentazione edilizia.
La costituzione di un archivio digitale consentirà l’integrazione con gli applicativi gestionali in uso nei Comuni e la realizzazione di nuovi servizi online qualificati (o il miglioramento di quelli già esistenti) in favore dei cittadini, dei professionisti e delle imprese del settore, consentendo lo scambio di informazioni e documenti in maniera semplice e rapida con particolare attenzione ai temi della fruibilità , usabilità e accessibilità dei servizi digitali. «La necessità di semplificare i processi e ridurre i tempi ci ha spinto a pensare a uno strumento che permettesse di gestire tutti i procedimenti edilizi in modalità esclusivamente digitale, superando l’attuale inefficiente compresenza e sovrapposizione di processi digitali e analogici: dalla presentazione dell’istanza alla ricerca e consultazione della documentazione, all’invio e alla ricezione di comunicazioni, sino al rilascio del titolo edilizio», ha spiegato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci. «Tutto questo», ha aggiunto, «si inserisce in una politica regionale che punta a creare un vero e proprio fascicolo del cittadino affinché tutti possano accedere online e ottenere i servizi e le informazioni di cui hanno bisogno».
Il contributo massimo concedibile è determinato in relazione alla fascia di popolazione residente: da 250mila euro per i Comuni sino a 30mila abitanti a 900mila euro per i Comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti. «Questa misura tutela e valorizza il patrimonio di memoria storica degli abitati dei Comuni pugliesi, rappresentando al contempo un passo avanti verso una pubblica amministrazione più accessibile ed efficiente per semplificare il lavoro di tecnici e cittadini», ha sottolineato il presidente di Anci Puglia, Fiorenza Pascazio. «Ciò consentirà di velocizzare i processi decisionali, migliorando la qualità complessiva dei progetti intrapresi».
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