Il tormentone si chiama “Cuore in prestito (con diritto di riscatto)” degli Urby C. and the Short Arms Club Band #finsubitoagevolazioni

TORINO. «In questa torrida estate non poteva mancare il classico tormentone di Urby C. che da ben 19 anni accompagna le estati torinesi. Ascoltate con noi lo struggente grido di dolore del beneamato e incompreso benefattore di Masio, dopo le ultime vicissitudini di mercato». Spiazzante, fulminante, verrebbe da dire geniale se di genio si potesse parlare per circuiti integrati e chip in silicio. Perché l’inno dell’estate granata, il tormentone che tutti i tifosi del Toro hanno iniziato a canticchiare con gusto da una settimana, l’ha generato l’Intelligenza Artificiale. Si intitola “Cuore in prestito (con diritto di riscatto)”, la esegue l’immaginaria band degli Urby C. and the Short Arms Club Band.

E ogni riferimento alla spilorceria di cui Urbano Cairo è tacciato dagli ultras a ogni sessione di mercato, beh, è puramente voluto. Alla tifoseria granata mancano da tempo soddisfazioni sportive, ma la fantasia non fa loro difetto. Così, nell’anonimato più totale, da qualche giorno la canzone è apparsa sul canale YouTube della Eusch Digital Sound, autodefinita «fantomatica quanto improbabile etichetta di musica creata con l’IA». C’è anche il logo del band, dal sapore hippie e beatlesiano, che richiama il tamburo variopinto sulla cover dell’album dei Fab Four “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”.
Nulla si sa su chi l’ha creata, se non che si tratta di un utente del forum sempreforzatoro.net, così come non è noto quale software abbia usato, che input abbia inserito e qual è il contributo umano al risultato finale. Di certo il brano ha armonie accattivanti e, per quanto riguarda il testo, attinge a piene mani dagli argomenti ricorrenti dell’imprenditore alessandrino, così come dalle ferite sanguinanti dei tifosi. «C’è chi vive per sognare / Chi per dare senza mai contare / Ma io, amici, sono speciale / Sono il re del risparmiare / Con me, un caffè è un miraggio / Ogni moneta, un ostaggio / Ma per il Toro, ah, faccio eccezioni / Ho messo settantadue milioni», così l’attacco della canzone. Poi il ritornello, che ironizza sulle recenti dichiarazioni del presidente sul non essere «un pozzo senza fondo»: «Ho il cuore in prestito con diritto di riscatto / Non c’è mai spazio per un nuovo contratto / Scusate se ogni tanto vi confondo / Non sono mica un pozzo senza fondo». Spazio anche ai riferimenti a due tra i peggiori acquisti della gestione Cairo: «Zaza e Verdi me li sogno anche di notte / Non volete mica un altro fallimento / Se davvero non apprezzate il mio lavoro / Allora compratevelo voi il Toro».

Le pagelle al calciomercato: Juve (8,5) regina, Toro al risparmio (5,5)

Per ora siamo ancora nella fase dell’effetto sorpresa, dei like, dei follower e della canzone usata dai tifosi come suoneria del cellulare. Non è escluso però che di fronte a un successo che si preannuncia notevole l’autore decida di metterci la faccia, svelando la propria identità. E magari, con la sua «fantomatica quanto improbabile» band, non decida di registrare nuovi brani, e perché no un album.