BOZZOLO – Il costo dei lavori aumenta notevolmente – quasi del 90% – e l’amministrazione comunale restituisce il contributo di 740mila euro a fondo perduto per la scuola dell’infanzia. La decisione è stata presa dalla giunta comunale nei giorni scorsi. Nel dicembre 2022 il Comune di Bozzolo era riuscito ad ottenere 740mila euro come fondi Pnrr da parte del ministero dell’Istruzione per compiere lavori di adeguamento, miglioramento sismico ed efficientamento energetico dell’immobile di via Ferrante Aporti 6, sede della scuola dell’infanzia. Opere importanti che avrebbero migliorato notevolmente l’immobile che nel periodo dei lavori sarebbe dovuto rimanere chiuso con i bambini spostati in altra sede.
L’inserimento dell’intervento su risorse Pnrr ha reso però necessario l’aggiornamento e adeguamento del progetto esecutivo ai nuovi prezzari in vigore e ad altri criteri ossia al Cam (Criteri Ambientali Minimi) e al Dnsh (acronimo di Do Not Significant Harm) e cioè che deve rispettare il principio del ‘non arrecare un danno significativo’ come ad esempio includere interventi che concorrono per il 37% delle risorse alla transizione ecologica. Ciò ha causato l’aumento del costo del progetto da 740mila euro ad un milione e 350mila euro.
L’amministrazione comunale ha così chiesto al Governo, nello specifico al ministero dell’Economia, l’adeguamento del contributo. Richiesta che però non ha avuto esito positivo. Così facendo è emerso, secondo la delibera di giunta, che «non è possibile reperire i fondi di bilancio necessari per finanziare i maggiori oneri che l’aggiornamento ed adeguamento del progetto esecutivo comporterebbe» e quindi «di rinunciare al finanziamento concesso con decreto ministeriale 318 del 6 dicembre 2022».
***** l'articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell'articolo?
Clicca qui