Illustrate le aliquote e le modalità di calcolo, per l’anno 2024, dei contributi volontari relativi alle varie categorie di lavoratori agricoli, diversificate in base alla tipologia e alla gestione di appartenenza dei prosecutori volontari. Lo rende noto l’Inps con la circolare n.81 dell’11 luglio scorso, in cui specifica che per la categoria citata di lavoratori dipendenti, a tempo determinato e indeterminato, autorizzati alla prosecuzione volontaria dell’assicurazione entro il 30 dicembre 1995 ovvero autorizzati da tale data, le aliquote contributive hanno “raggiunto negli anni precedenti la misura dell’aliquota dovuta dalla generalità delle aziende agricole al Fondo pensione lavoratori dipendenti (FPDL). Pertanto, l’aliquota da applicare è quella stabilita per il FPLD a decorrere dal 1° gennaio 2024, pari al 30,10% di cui il 29,99% come quota pensione e lo 0,11% come aliquota base. I coltivatori diretti, i coloni, i mezzadri e gli imprenditori agricoli professionali, invece, per effetto dell’art. 10 della L. n. 233/1990, devono calcolare gli importi dei contributi volontari in base a quattro classi di reddito settimanale, che non può essere inferiore a 66,74 euro se l’autorizzazione è stata accordata prima del 31 dicembre 1995, o 79,02 euro se l’autorizzazione è stata accordata dopo il 31 dicembre 1995. Inoltre, per quanto riguarda gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, in conformità all’art. 4 del DPR 1432/1971 e successive modificazioni, l’importo del contributo integrativo volontario, che può essere richiesto fino a 270 giornate annue, è pari a quello del contributo obbligatorio vigente nell’anno di riferimento. Pertanto, per l’anno 2024, i contributi integrativi sono calcolati sulla base delle retribuzioni percepite e l’aliquota IVS applicata è del 30,10% per il FPLD.
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