Puntare tutto sulle comunità
energetiche e l’autoconsumo per “incrementare l’autonomia
energetica della regione” e raggiungere gli obiettivi prefissati
di transizione energetica e produzione da fonti rinnovabili. La
proposta arriva dal gruppo di Sardegna al centro-20Venti in
Consiglio regionale, che ha presentato un testo di legge
specifico sulle Cer in cui si prevede un finanziamento di oltre
300 milioni nel prossimo triennio.
Il sostegno finanziario sarà diretto alle comunità attraverso
logiche di cooperazione tra pubblico e privato, la Regione può
concedere contributi finalizzati all’istituzione delle comunità
energetiche, alla progettazione, realizzazione e potenziamento
di impianti rinnovabili a servizio delle Cer e la copertura
totale delle spese di gestione sino ai primi cinque anni.
I finanziamenti potranno essere richiesti dai Comuni sopra i
cinquemila abitanti, mentre ora soltanto quelli sotto quella
soglia possono ottenere gli incentivi nazionali. “Vogliamo
stimolare le famiglie e le imprese a creare forme di
collaborazione – ha spiegato Antonello Peru durante una
conferenza stampa -, per arrivare a un’autonomia e a una
sovranità energetica che sia in capo alle famiglie e alle
imprese sarde, disincentivando così i grandi player
internazionali”.
“Credo sia l’unica proposta alternativa – ha sottolineato
Alberto Urpi – che prova a raccontare una conformazione
energetica della Sardegna diversa da quella di cui si sta
dibattendo ogni giorno, in cui si parla solo dell’obiettivo dei
6,2 gigawatt, di aree idonee, con tantissimi sindaci oggi
lasciati soli”. E ha aggiunto: “È un modo per dire con forza e
chiarezza che le comunità energetiche devono essere accoglienti
e capaci di essere di ampia portata. Con questa proposta di
legge finanziamo tutti gli impianti delle famiglie che vanno
verso l’autoconsumo se entrano nelle comunità energetiche”.
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