Prende il nome di Più Impresa la misura indirizzata a giovani e donne che intendono cimentarsi nella conduzione di un’azienda agricola. La normativa di riferimento, facente capo al decreto del 23 febbraio 2024 del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 86 del 12 agosto, rende noti i requisiti per fare domanda.
Amministratori donne o giovani fino ai 41 anni
Tra i soggetti beneficiari figurano le micro, piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante solo questa attività. Le imprese devono essere formate da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni ed essere amministrate e condotte da persone di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti al momento della richiesta o da una donna in possesso della qualifica di imprenditrice agricola professionale o di coltivatrice diretta, come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola. Requisito fondamentale per ogni soggetto è l’ubicazione della propria sede operativa in territorio nazionale.
Biodiversità, ecologia e riduzione degli effetti causati dai cambiamenti climatici
I progetti, avviati in data successiva alla presentazione della domanda, possono riguardare varie macroaree, il cui obiettivo comune è favorire la crescita e l’occupazione giovanile e femminile nel settore agricolo.
Le iniziative finanziabili prevedono investimenti inferiori a un milione e mezzo di euro, riguardanti, a titolo esemplificativo, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola e/o il miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali; la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’efficienza energetica, l’approvvigionamento di energia sostenibile e il risparmio energetico e idrico.
Le azioni finanziate possono essere anche promotrici di un contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Il contributo può essere anche finalizzato ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, migliorando i servizi ecosistemici e preservando gli habitat e i paesaggi.
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