La segreteria comunale del PD e il Forum Sanità sono intervenuti dopo la recente bocciatura del progetto di Project Financing per la costruzione del nuovo ospedale di Terni. In una nota sottolineano che “con la bocciatura della proposta di realizzazione e gestione in Project Financing presentata dall’associazione di imprese Salc-Nocivelli, gli uffici regionali hanno chiuso una brutta pagina della storia politico-amministrativa della città”.
Il project financing, presentato inizialmente a maggio 2021 e poi nuovamente nel giugno 2023, era stato al centro di un dibattito acceso che ha, di fatto, paralizzato ogni decisione durante l’intera legislatura regionale del centrodestra. Secondo il PD, questo processo ha alimentato discussioni “vacue e prive di fondamento”, rallentando la gestione della sanità cittadina.
La decisione della Regione Umbria è stata basata su una serie di incongruenze rilevate nella proposta, con la valutazione finale che ha riscontrato ben 16 problematiche. Tra queste, spiccano problemi di conformità normativa e difficoltà di sostenibilità economica, con un incremento dei costi per i canoni di 35 milioni di euro annui. Questa situazione ha creato un “quadro imbarazzante” sia per i promotori del progetto sia per chi lo ha sostenuto politicamente.
Il PD ha inoltre sottolineato come la presidente Donatella Tesei, durante l’inaugurazione della nuova radiologia presso l’Azienda ospedaliera di Terni, abbia parlato del nuovo reparto “senza menzionare che la sua realizzazione era stata avviata e finanziata nel 2013 dalla precedente giunta di centrosinistra”. Il Pd attacca anche la Tesei che il giorno dopo della bocciatura del project financing parlava di “progetto in valutazione”. “Una dichiarazione – sostiene il Pd -che dimostra una preoccupante mancanza di conoscenza su un tema di grande rilevanza per la città”
I dem criticano anche Bandecchi definendolo “novello figliuol prodigo del centrodestra italiano”. “Bandecchi ha più volte cambiato posizione sul progetto – sottolineano i dem – Inizialmente favorevole all’idea di un ospedale finanziato con fondi pubblici, ha poi sostenuto la proposta bocciata del project financing, arrivando a difendere il progetto via social media, defininendolo un bel progetto. Tuttavia poco dopo ha mostrato un’ulteriore ambiguità, attaccando il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera per il parere tecnico sfavorevole espresso”
Il PD, ricordano i dem nella nota, “ha sempre espresso forti riserve sull’uso del project financing per la costruzione di un nuovo ospedale, ritenendolo uno strumento inadeguato e troppo oneroso per le finanze regionali”. “Siamo convinti che il nuovo ospedale di Terni debba essere realizzato con fondi pubblici”, affermano i dem richiamando esempi di altre regioni italiane che hanno adottato questo approccio. Secondo il partito, il nuovo ospedale rappresenta un’opportunità per rilanciare la città e rivedere la distribuzione e la qualità dei servizi di welfare, con un forte rinnovamento urbanistico.
A stretto giro, arriva una replica da Riccardo Corridore, vicesindaco e coordinatore regionale di Ap. Secondo Corridore, la città è stata nuovamente esclusa dalla programmazione regionale, frutto di “50 anni di malgoverno della sinistra” che, a suo dire, continua a proporsi come “la soluzione di qualunque problema”, nonostante i fallimenti del passato.
Corridore, critica la proposta Pd di realizzare la struttura con fondi Inaiil affermando che comporterà “almeno una attesa di venti anni”, come già dimostrato da altre realtà nazionali dove questa procedura “costosissima e fuori mercato ha creato fallimenti e risposte inadeguate”.
Corridore, capolista alle prossime elezioni regionali, promette invece una soluzione più rapida e concreta per la costruzione dell’ospedale. “Terni non può attendere più di cinque anni”, ha dichiarato, sottolineando che l’opera deve essere finanziata con “soldi pubblici a fondo perduto”, permettendo pagamenti per stati di avanzamento dei lavori e garantendo così una maggiore efficienza.
Per quanto riguarda il project financing bocciato, Corridore ha dichiarato che, una volta al governo della Regione, Alternativa Popolare condurrà degli approfondimenti e “valuterà altre soluzioni provenienti dalla nostra città”. Ha inoltre criticato la gestione degli eletti regionali del territorio, affermando che non hanno “fatto squadra per tutelare la nostra città” e che sono stati troppo concentrati su “interessi personali e di partito”.
Corridore ha concluso con un impegno personale, affermando che porterà avanti questa battaglia con “quella determinazione che ci ha contraddistinto in questi sedici mesi di governo cittadino”. Ha infine ribadito che la costruzione del nuovo ospedale è una questione che deve essere affrontata “indipendentemente dalla posizione politica” e che Alternativa Popolare è pronta a farsi carico di questa responsabilità.
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