Addio a Paolo Pulina, intellettuale, scrittore e storico esponente della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI) dall’avamposto del circolo Logudoro, morto a Pavia all’età di 76 anni.
Era nato a Ploaghe, si era laureato in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano con una tesi sugli studi gramsciano in Francia. Giornalista pubblicista, dal 1977 aveva lavorato come funzionario dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Pavia.
Dal 1996 ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Circolo culturale sardo “Logudoro”. Dal 2002 fino al 2021 è stato eletto nell’Esecutivo nazionale della FASI come responsabile dell’Informazione e della Comunicazione. Di grande rilievo il suo impegno nel campo culturale.
Tra le sue opere principali, “La poesia dialettale in Sardegna negli anni 1963-1965” (1982), “Ploaghe e Santa Giuletta: cultura di paese e dintorni” (1984), “Gramsci, PCI-PDS, Sardegna. Impegno culturale, politico e civile di un sardo della diaspora” (1992), e “Per una guida letteraria della provincia di Pavia” (2005).
Il presidente della FASI, Bastianino Mossa, ha sottolineato che «la perdita di Paolo Pulina lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. È stato un faro di cultura e un instancabile promotore della nostra identità sarda in Italia. Il suo impegno, la sua dedizione e la sua passione per la cultura sono stati esemplari. A nome di tutti i circoli della Federazione, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui».
Anche la Regione, con l’assessora Desirè Manca, ha espresso vicinanza ai familiari e ai soci del Circolo Logudoro mettendo in evidenza «il grande contributo culturale, storico e documentale che Paolo Pulina ha offerto alla nostra terra e a tutti gli emigrati».
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