L’obiettivo principale della Politica europea di coesione è favorire lo sviluppo economico e sociale di tutti territori, riducendo il divario tra le diverse regioni europee e valorizzandone, al contempo, specificità e tradizioni. Un’attenzione particolare è dedicata alle zone rurali e con maggiori svantaggi demografici.
In Molise, ad esempio, i fondi europei hanno sostenuto una serie di interventi realizzati all’interno del Museo del formaggio, situato in provincia di Campobasso.
Con un numero di persone residenti poco al di sotto delle 300.000 unità, il Molise è una regione che preserva intatto il suo paesaggio naturale, così come la sua storia e le sue tradizioni. Come la Transumanza, cioè la pratica dello spostamento stagionale delle greggi: durante la stagione autunnale, il bestiame veniva fatto migrare dai pascoli montani dell’Abruzzo verso quelli più caldi del Tavoliere delle Puglie, per fare poi il percorso inverso durante l’estate. Passando per il Molise, tappa fondamentale di questo percorso.
Già praticata dal popolo preromano dei Sanniti, la Transumanza è fin da epoche antichissime la testimonianza di un uso sostenibile delle risorse naturali. Per questo, nel 2019 è stata inserita nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Proprio per custodire questa preziosa eredità storica è nata l’idea del Museo del formaggio, principale prodotto della Transumanza ed eccellenza gastronomica del Molise.
Realizzato dalla famiglia Colaciello, produttrice di latte e prodotti caseari fin dai primi del Novecento, il museo è un luogo dove poter rivivere la storia della Transumanza, del territorio molisano e delle sue tradizioni. In questo spazio, l’esposizione di strumenti antichi e le risorse multimediali presenti permettono di vivere in prima persona l’esperienza della tradizione casearia del Molise.
Il finanziamento di 111.265,17 euro erogato tramite il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) gestito dalla Regione Molise ha permesso la creazione di un laboratorio lattiero caseario di produzione a vista, dove è possibile vedere da vicino come vengono realizzati i prodotti, tutti dotati di etichette con un QR code che permette di accedere alle informazioni relative, garantendone la tracciabilità. Per tracciare i prodotti è sufficiente inquadrare il codice con la fotocamera dello smartphone.
Un gesto semplice ma molto importante per lo sviluppo locale: il sistema realizzato con i fondi europei consente infatti la tracciabilità del latte e delle realtà presenti sul territorio, favorendone il sistema produttivo e contribuendo così alla sua promozione e valorizzazione.
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