diLuca Gasperoni
In aula un ampio pubblico formato da familiari, amici e curiosi tra cui anche il tentato blitz di tre attivisti di Ultima generazione (che incontreranno Funaro il 22)
Con la prima seduta del Consiglio comunale, il giuramento della sindaca Sara Funaro e l’elezione dell’ex assessore dem Cosimo Guccione come presidente dell’assemblea prende ufficialmente il via la nuova stagione di governo a Palazzo Vecchio. In aula un ampio pubblico formato da familiari, amici e curiosi tra cui anche il tentato blitz di tre attivisti di Ultima generazione («Un obiettivo l’abbiamo raggiunto, incontreremo Funaero il 22 luglio», hanno fatto sapere gli attivisti) con cartelloni «deserto sociale» e fischietti, bloccati dalle forze dell’Ordine sulle scale prima dell’aula.
E dietro le quinte le prime mosse politiche, con Italia Viva a lanciare messaggi distensivi alla maggioranza dem incassando le critiche del resto dell’opposizione. Intanto Funaro annuncia le prime tre priorità: la ripresentazione giovedì in Giunta della delibera anti-affitti brevi, recependo alcuni dei rilievi del Tar, lo stanziamento di un milione in più per il fondo per il contributo affitti e un impegno per la tutela del commercio fiorentino dopo un primo confronto con le categorie cittadine.
«Nel bando 2023 che stiamo erogando quest’anno abbiamo garantito 3 milioni di euro di contributi ma vogliamo fare di più: per il 2024 porteremo questo stanziamento a 4 milioni», spiega Funaro ribadendo l’intenzione di «approvare alla prima Giunta la delibera per confermare lo stop a nuove aperture di affitti brevi nel centro storico Unesco».
Poi chiude con una citazione di omaggio al nonno, l’ex sindaco Piero Bargellini: «Firenze valeva la fatica che abbiamo durato e vale ancora la piacevole pena di renderla sempre più bella».
In aula servono tre votazioni (le prime due richiedevano la maggioranza qualificata, 24 voti su 36) per eleggere il nuovo presidente Guccione che avrà al suo fianco come vice il consigliere di FdI, Alessandro Draghi (vicario) e il consigliere di Avs-Ecolò, Vincenzo Pizzolo. Protagonisti i renziani che scelgono sin da subito di movimentare la situazione: prima scheda bianca, poi alla seconda votazione il capogruppo, Francesco Casini, offre una mano tesa ai dem: «Vogliamo dare il nostro contributo per accelerare i lavori in aula, ci uniamo al voto per Guccione».
Una scelta che attira subito gli strali del centrodestra, che sceglie la strategia della scheda bianca, ma soprattutto della minoranza in quota centrosinistra, che invece scrive per sfida Luca Milani, il presidente uscente da oggi capogruppo dem. «Trovo curioso che già alla seconda votazione segreta emergano convergenze con il Pd», sottolinea il consigliere di Sinistra progetto comune, Dimitrij Palagi mentre Cecilia Del Re di Firenze democratica si dice «sorpresa, non è velocizzando il voto che si fa un favore al processo democratico».
Ma Grazzini interviene subito per allontanare la prospettiva: «Nessun allargamento formale di maggioranza ma semplicemente l’esempio del tipo di opposizione che vogliamo fare, che sarà incentrata sulla collaborazione costruttiva per il bene di Firenze ma altrettanto ferma sulle battaglie riformiste sui temi che ci contraddistinguono, e su cui non verremo meno».
E l’ex sfidante, Eike Schmidt, ironizza: «La Firenze al plurale non è stata così tanto al plurale, ne prendiamo atto». Alla prima votazione Guccione si ferma a 21 voti (tutti Pd), alla seconda a 22 con qualche defezione interna alla maggioranza infine al ballottaggio strappa la nomina: 24 a favore, 6 bianche, 4 per Milani e 2 nulle. «E’ un onore e un’emozione grandissima presiedere questa aula: sarò il presidente di tutti, della maggioranza e della minoranza», garantisce Guccione indicando come principale priorità la lotta all’astensione, «far tornare sempre più fiorentini al voto, stimolando la partecipazione a partire dai più giovani affinché possano davvero sentirsi rappresentati».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui