Luoghi del cuore, il Fai racconta l’Italia più amata da salvare #finsubitoagevolazioni

Ascolta la versione audio dell’articolo

È la mappa di quei posti che ti domandi ma esiste per davvero o è un racconto di Gozzano. «L’Italia che resiste, fiera del suo resistere», l’Italia dei vialetti di Rimella, una delle più antiche colonie Walser in Valsesia minacciata dall’abbandono e l’invecchiamento dei residenti, della Chiesa rupestre del Crocifisso, a metà tra i centri abitati di Lentini e di Carlentini, nella Sicilia rurale coi suoi agrumeti a perdita d’occhio. Da vent’anni il Fondo per l’ambiente italiano raccoglie le segnalazioni dei luoghi più amati, spesso nascosti agli occhi o altrettanto spesso oggetto di incuria, di negligenza, di scarsa memoria e ora la dodicesima edizione del censimento I Luoghi del Cuore, realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, porta con sé un salto in avanti. Dalle “sensazioni positive sin dall’inizio” era necessario passare ai “fatti”, sempre per restare alle parole del presidente del Fai, Marco Magnifico. E le evidenze dalla ricerca commissionata a Fondazione Santagata raccontano di un impatto più sensibile nelle aree interne, dove il ruolo e l’azione dei comitati spontanei che si attivano al censimento risulta imprescindibile per realizzare pienamente il principio di sussidiarietà e innescare meccanismi di partecipazione dal basso, che non solo supportano il programma, ma trasformano l’azione de I Luoghi del Cuore in un’infrastruttura intangibile, sviluppando abilità, competenze, una cultura manageriale e imprenditoriale, e pratiche di empowerment sociale, capaci di trasformare i processi di produzioni e disseminazione culturali in logiche inclusive orientate all’assistenza e all’investimento sociale. Analizzando esclusivamente i luoghi supportati dal programma, risulta che dei 141 Comuni in cui ricadono i 163 progetti sostenuti, 58 sono classificati come aree interne, quindi il 41% del totale, a conferma della percentuale dei luoghi coinvolti nel censimento. «Il risultato che mi è più caro di questi vent’anni aver toccato con mano con quanto ottimismo molte piccole e piccolissime comunità si siano messe in gioco per “farsi sentire”, trovando il coraggio di gridare al mondo che anche la loro piccola storia è parte viva della grande storia italiana. Centinaia di Comitati, migliaia di voti, molti piccoli e sconosciuti monumenti d’arte e natura salvati per ricucire una tela dove ogni punto ha il diritto di guardare al futuro», afferma Magnifico.

Può fare da storia esemplare Bosco Marengo. Poco più di duemila persone che hanno avuto la capacità di raggiungere il secondo posto nel censimento del 2016 chiamando a raccolta voti in tutta la provincia di Alessandria. La chiesa e il convento domenicano sorsero nel 1566 per volontà di Pio V, che lì era nato e ne decise la costruzione l’anno stesso della sua elezione a pontefice. Per volontà del Papa della battaglia di Lepanto a Bosco Marengo arrivò uno degli artisti più importanti del Cinquecento, Giorgio Vasari. Malgrado le sue notevoli tracce quasi nessuno ricordava più un luogo divenuto persino un riformatorio negli anni, e per gran parte in disuso frazionato in tre proprietà diverse. Finalmente, dopo una sequela di interventi innescati dal contributo del Fai, il museo vasariano è una istituzione regolarmente aperta al pubblico.

Considerando i luoghi finanziati dal programma, i beni ecclesiastici superano sensibilmente le altre categorie. In generale, il rapporto tra il numero di luoghi sostenuti dal programma e quelli votati mostra come ci sia un totale equilibrio tra beni ambientali e beni architettonici, tanto come ripartizione dei voti, quanto come numero di progetti sostenuti. I beni ambientali più frequenti sono quelli connessi al paesaggio naturale (aree naturali, coste, aree marine, spiagge, fiumi torrenti, laghi), confermando quanto gli elementi naturali siano componenti essenziali nel quadro di vita delle comunità. Il programma genera impatti importanti sul piano sociale, come riscontrato dalla grande maggioranza dei questionari compilati dagli stakeholder dei luoghi con progetti sostenuti. In particolare, vengono segnalati nascita di nuovi gruppi locali attivi nella valorizzazione del patrimonio culturale, crescita del volontariato, sviluppo di nuove competenze e di pratiche innovative nella gestione del patrimonio culturale “dal basso” e aumento dell’imprenditoria locale. Inoltre, per il 79% dei luoghi sostenuti le scuole sono state coinvolte nella fase di censimento: un dato che conferma la centralità di questi attori per il patrimonio culturale territoriale e per le pratiche di gestione e valorizzazione messe in atto e il valore educativo del programma.

La capacità attrattiva del programma coinvolge in particolare risorse finanziarie, attivazione di reti, turismo. Analizzando i dossier economici relativi ai progetti sostenuti (attestazione dei cofinanziamenti e rendicontazioni) e gli aggiornamenti successivi, è emerso che un quinto dei luoghi sostenuti mostra la capacità di moltiplicare per 20 il contributo ricevuto dal programma. La maggioranza dei luoghi sostenuti, comunque, mostra la capacità, in varie forme, di capitalizzare il sostegno ricevuto.

In occasione del ventennale, il censimento vede importanti novità come un rinnovato sistema di partecipazione online, semplice e rapido. Dal 17 settembre al 10 aprile 2025 si vota sul sito www.iluoghidelcuore.it o attraverso i moduli cartacei scaricabili da ogni scheda luogo. Si possono votare tutti i luoghi del cuore che si desiderano, senza limite numerico. Se il luogo del cuore non è già presente sul sito, si può inserirlo in qualsiasi momento. Chiunque può votare: maggiorenni e minorenni, italiani e stranieri. Si può costituire un gruppo – e registrarlo attraverso la sezione “promuovi” del sito – a favore di un luogo del cuore, su cui concentrare una raccolta voti, utilizzando i materiali disponibili in ogni scheda luogo. I contributi messi a disposizione per il sostegno ai progetti salgono a 600.000 euro in totale, ovvero 200.000 euro in più rispetto alle precedenti edizioni: nello specifico il primo classificato si aggiudica 70.000 euro, il secondo 60.000 euro, il terzo 50.000 euro, con 20.000 in più per ognuno dei vincitori. Anche la dotazione del bando post censimento, che sarà aperto nel 2025, dopo l’annuncio dei risultati e a cui potranno partecipare i luoghi che avranno raggiunto una soglia minima di 2.500 voti, vedrà un aumento conseguente: sarà infatti possibile richiedere contributi fino a 50.000 euro (invece che fino a 30.000).