Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Nato alla fine del 2022, NextSTEP è il fondo venture capital di NextEnergy Group dedicato alle startup innovative nell’ambito della sostenibilità. In un anno, o poco più, ha chiuso 10 investimenti in CleanTech, per un ammontare che supera il milione di euro.

L’obiettivo per fine 2024 è di arrivare a 25 investimenti per NextSTEP, confermando l’interesse soprattutto per la fase pre-seed o seed, almeno in questa fase, e guardando all’ecosistema italiano che, nel CleanTech, sta muovendo davvero i primi passi. Ne abbiamo parlato con Claudio Colombo, Managing Director di NextSTEP.

AG. Come nasce l’idea di NextSTEP?

CC. Il Gruppo ha diverse business line, impegnate nel management di fondi, nella creazione, nello sviluppo e nella gestione degli impianti solari, in progetti benefici in zone emergenti per costruire un futuro sostenibile. Nel 2022 arriva NextSTEP, un fondo di venture capital che permetterà, nel tempo, di diversificare gli investimenti, grazie alla crescita dei volumi.

Parliamo di VC, quindi abbiamo degli obiettivi economici, ma finanziamo progetti che puntano alla decarbonizzazione. Ogni startup viene valutata in base al focus sulla sostenibilità, che non deve essere un “di cui” del business, e sulla quantità di CO2 evitata e rimossa.

AG. Siete partiti dal CleanTech, appunto, e dalle fasi di seed e pre-seed. Perché?

CC. Il 70% del fondo è dedicato al pre-seed e il 30% alle opportunità, cioè a startup CleanTech in fase più avanzata e in cui investiamo un chip all’interno di round di dimensioni maggiori.

Il nostro focus restano le realtà all’inizio del loro percorso, abbiamo investito anche in idee, altre volte in un POC, con tagli tra i 50mila e i 160mila euro.

L’obiettivo è iniziare da qui, per poi creare fondi di dimensioni sempre maggiori e andare a fare follow on sugli investimenti precedenti. In cinque anni vogliamo organizzarci con tre fondi: uno per il pre-seed, uno per il seed e l’altro, idealmente, dal Series A in poi. In pratica, scegliamo ora le realtà che andremo ad accompagnare nelle fasi successive.

Finora abbiamo chiuso 11 investimenti, altri 4 sono in pipeline per concludersi entro l’estate del 2024.

AG. Lo scenario italiano della CleanTech è sicuramente ai primi passi. E un ruolo importante è giocato dalle Università e dai ricercatori universitari.

CC. Una caratteristica delle startup CleanTech è che lavorano spesso sull’hardware e provengono dalla ricerca universitaria. Nel mondo accademico nascono studi che raccolgono input di innovazione e generano idee.

Ci sono studenti, dottorandi e ricercatori che grazie ai loro studi creano delle startup. Vogliamo sicuramente andare a lavorare su queste DeepTech, le tecnologie nate in Università, per farle diventare aziende.

Le idee e le tecnologie in Italia non mancano: servono capitale ed expertise di business, per avere successo. I ricercatori pensano spesso a come risolvere un problema, ma quando diventano startupper devono porsi il problema del prezzo e adottare un approccio di business, per confrontarsi con le aziende e le Corporate.

AG. In Italia ci sono molte Università tecniche e tecnologiche che alimentano alcuni cluster di aziende hi-tech sul territorio e non solo nelle grandi città. Qual è la “geografia” della CleanTech italiana?

CC. Un territorio con ottime iniziative è la Puglia, che ha Università con un ottimo livello di ricerca e una serie di bandi regionali molto efficaci nel sostenere queste startup. Dobbiamo ricordarci che la CleanTech si concentra nell’hardware e questo richiede spese consistenti di R&D e di produzione. Avere un supporto a fondo perduto, nella fase iniziale, fa la differenza.

Nel Trentino Alto Adige e nel Nord Est, in generale, ci sono Università e centri di ricerca che forniscono supporto alle startup che nascono. E c’è anche una particolare vocazione alla tutela della natura, anche grazie allo scambio culturale con nazioni confinanti in cui la sostenibilità ambientale è un tema molto forte.

In questo aspetto, devo dire, l’Italia sta facendo passi da gigante e sta rapidamente recuperando il gap con altri Paesi.

Infine, all’interno della geografia delle startup Milano resta un polo importante, con molti hub diversi, e in cui il Finance la fa da padrone.

AG. Il mondo della CleanTech è molto ampio. Ci sono degli ambiti che vedete particolarmente promettenti, nel nostro Paese?

CC. L’Agritech è un tema interessante e stiamo guardando a diverse idee e soluzioni. Il progetto di CDP gestito da 2Seed, Farming Future, è un acceleratore investitore verticale su questo tema che porterà certamente alla nascita di bei progetti.

Anche lo storage dell’energia è inevitabilmente importante: il Paese si è focalizzato finora sulla produzione da fonti di energia rinnovabile, ma l’accumulo è un aspetto da ottimizzare sia lato hardware sia tramite software per il rilascio dell’energia.

C’è poi il macrotema del waste management e dell’economia circolare: gli scarti di produzione che vengono riutilizzati come prodotto in entrata per altre tipologie di imprese. Abbiamo già investito in due realtà che lavorano su questi aspetti.

Credo ci sia poi molto spazio per fare bene nell’ambito della mobilità elettrica urbana e dell’ultimo miglio, che sconta la difficoltà a trovare un modello profittevole. Infine, le città sostenibili: stiamo dialogando con molte realtà che lavorano a materiali di costruzione che abbattono la produzione di CO2.

AG. Come pensate, in futuro, di lavorare sull’accompagnamento delle startup, specie quelle nate nelle Università, verso il mondo del business?

CC. Stiamo lavorando a un progetto apposito su questo, che metteremo a terra entro la fine del 2024 nel Regno Unito e nel 2025 a Milano. Stiamo creando una sorta di “venture building”, per creare team di studenti e ricercatori a cui sottoporre delle challenge, proposte dalle corporate.

L’obiettivo è individuare delle soluzioni che possano diventare poi startup, con un percorso di 20 settimane di scouting e di 26 di accompagnamento, alla fine del quale decidiamo se investire in queste startup nascenti.

Un percorso che unisce problemi e talenti per arrivare ad avere un prodotto, per validarlo e realizzare un POC, insieme alle Corporate che partecipano al progetto.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui