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Lo scorso 30 agosto, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 2023/114, sui mercati delle cripto-attività e che modifica i regolamenti UE n. 1093/2010 e n. 1095/2010 e le direttive 2013/36/UE e UE 2019/1937, per l’introduzione di importanti novità nel settore delle criptovalute. Quali sono le novità contenute nel decreto legislativo? Che impatto avranno nel comparto dell’industria delle criptovalute?

ll settore delle criptovalute ha registrato un’escalation notevole negli ultimi anni, catturando l’interesse sia di investitori privati che di enti governativi e istituzioni finanziarie. L’attrattiva principale delle criptovalute risiede nella loro natura decentralizzata e nel grado di anonimato che offrono, aspetti che, però, hanno suscitato preoccupazioni significative.

Tra queste, emergono timori legati a possibili impieghi illeciti, quali il riciclaggio di denaro, l’evasione fiscale e il finanziamento di attività terroristiche. Di fronte a tali sfide, è diventato evidente per i governi la necessità imperativa di instaurare una regolamentazione adeguata per il settore. Il decreto legislativo approvato pochi giorni fa, introduce le seguenti misure riguardanti il settore delle cripto-attività:

  • introduzione di nuovi obblighi di trasparenza informativa per l’emissione di cripto-attività
  • offerta al pubblico e l’ammissione di cripto-attività su una piattaforma di negoziazione
  • definizione delle autorità e vigilanza dei prestatori di servizi per le cripto-attività e per gli emittenti di token di moneta elettronica
  • viene disciplinato il funzionamento, l’organizzazione, la governance degli emittenti e dei prestatori di servizi per le cripto attività;
  • garantire la tutela dei possessori di cripto-attività e dei clienti dei prestatori di servizi;
  • introduzione di misure per prevenire l’abuso di informazioni privilegiate, la divulgazione illecita di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato

In merito agli obblighi di trasparenza informativa, il decreto introduce specifici obblighi di trasparenza informativa per l’emissione, l’offerta al pubblico e l’ammissione di cripto-attività su piattaforme di negoziazione. Viene richiesta la pubblicazione di un white paper che deve contenere informazioni chiare, corrette e complete sui token emessi, inclusi i rischi associati.

Per quanto riguarda le autorità competenti e i poteri di vigilanza, il decreto prevede che la Banca d’Italia e la Consob vengono individuate come le autorità competenti per le autorizzazioni, la vigilanza, le indagini e le sanzioni previste dal regolamento MiCAR (Markets in Crypto Asset Regulation).

Altro importante aspetto del decreto riguarda i requisiti per gli operatori del settore. Le varie piattaforme di scambio (exchange), i fornitori di e-wallet (portafogli digitali) e gli emittenti di cripto-attività che vogliono operare in Italia, devono ottenere una licenza rilasciata dall’autorità di regolamentazione finanziaria, vale a dire la CONSOB.

L’ottenimento della licenza è subordinata ad una serie di requisiti patrimoniali, di trasparenza, di sicurezza e di conformità alle normative in materia di antiriciclaggio. Qualunque operatore deve infatti dimostrare di avere sufficienti risorse finanziarie per coprire le proprie operazioni, fornire informazioni complete sui rischi, adottare adeguate misure di sicurezza per la protezione dei fondi degli utenti e adempiere agli obblighi dell’antiriciclaggio di denaro.

Il decreto avrà un impatto molto significativo sugli operatori del settore delle cripto-attività in Italia, dal momento che gli emittenti e i prestatori di servizi dovranno adeguarsi ai nuovi obblighi di trasparenza, organizzazione e tutela dei clienti.

Per concludere, l’adozione del nuovo decreto legislativo rappresenta una potenziale svolta per il settore delle cripto-attività in Italia. Questa normativa, introducendo un quadro regolamentare più chiaro e definito, potrebbe non solo stimolare una crescita sostanziale dell’industria delle criptovalute, ma anche consolidare la fiducia dei risparmiatori italiani.

Le nuove regole mirano a stabilire standard di sicurezza e trasparenza che sono fondamentali per attrarre investimenti e garantire una protezione efficace degli investitori che  operano nel settore delle cripto-attività.

Inoltre, con la regolamentazione, il mercato delle cripto-attività potrebbe vedere una riduzione delle pratiche speculative e una maggiore stabilità, rendendo questi strumenti di investimento più attraenti per un pubblico più ampio.

Inoltre, in questo contesto, le aziende operanti nel settore potrebbero beneficiare di una maggiore legittimità e di un ambiente operativo più favorevole, che incoraggia l’innovazione e lo sviluppo del settore.

 

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

http://www.il-commercialista-dei-professionisti.com

 

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