Organismo incompetente: improcedibilità anche per mediazione telematica #finsubitoagevolazioni

Scarica Sentenza Tribunale di Agrigento N.1091-2024

Domanda giudiziale improcedibile se la mediazione viene avviata davanti a un organismo territorialmente incompetente, la modalità telematica non rileva

Organismo territorialmente incompetente: domanda improcedibile
La domanda di mediazione obbligatoria, che viene presentata unilateralmente davanti a un organismo territorialmente incompetente, non produce alcun effetto. La domanda giudiziale pertanto è improcedibile, non rilevando che la mediazione si sia svolta in modalità telematica. Lo ha precisato il Tribunale di Agrigento, nella sentenza n. 1091 del 22 luglio 2024.

Decreto ingiuntivo in materia di contratti di credito e di finanziamento
Una società ottiene un decreto ingiuntivo nei confronti di due soggetti per ottenere il pagamento di alcuni saldi debitori riferibili a tre contratti. I debitori si oppongono all’ingiunzione di pagamento, chiedendo al giudice la dichiarazione di nullità e la revoca della stessa.

Concessione dei termini per la mediazione obbligatoria
Il giudice designato per la trattazione della causa rigetta la domanda di concessione della provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo e assegna alla società convenuta il termine di 15 giorni per esperire la mediazione obbligatoria. La controversia verte infatti su una delle materie per le quali la procedura stragiudiziale è condizione di procedibilità della domanda. All’udienza successiva però il giudice accerta l’esito negativo della procedura.

Competenza territoriale derogabile solo su accordo tra le parti
Il giudizio quindi prosegue, ma le parti opponenti contestano l’improcedibilità della domanda ai sensi dell’articolo 5 comma 1 del decreto legislativo n. 28/2010. Questo perchè la società opposta avrebbe fatto esperito la procedura di mediazione obbligatoria presso un organismo di mediazione territorialmente incompetente. Per gli opponenti la domanda di mediazione, poiché presentata unilateralmente dalla società convenuta davanti a un organismo incompetente territorialmente non produce alcun effetto. Giurisprudenza costante afferma infatti la vincolatività della previsione contenuta nell’art. 4 comma 1 del decreto legislativo n. 28/2010. La competenza territoriale di cui è causa è derogabile solo su accordo preventivo delle parti.

Domanda improcedibile territorialmente: non rileva la modalità telematica della mediazione
Ora, nel caso di specie, è accaduto che la società opposta ha abbia esperito la procedura di mediazione obbligatoria, ma davanti a un organismo di Roma e non ad Agrigento, sede del giudice territorialmente competente per la controversia in oggetto. La domanda in giudizio quindi, in base alle disposizioni di legge in materia, non è procedibile. Non rileva che la mediazione si sia svolta in modalità telematica perché: “la possibilità di parteciparvi anche per tale via è rimessa alla volontà di chi è chiamato, non potendo essere strumentalmente utilizzata da chi introduce il procedimento per derogare al disposto dell’art. 4, I comma, del D. Lgs. n. 28/2010. In effetti, si tratta di una mera modalità di svolgimento dell’incontro che non può incidere, e/o vanificare la regola di competenza sancita dalla predetta norma, che, lo si ribadisce, è derogabile esclusivamente su accordo delle parti.”  Alla luce di queste argomentazioni e dell’impossibilità per il Giudice di concedere un ulteriore termine di 15 giorni per riassumere la mediazione davanti a un organismo territorialmente competente, le domande avanzate dalla società opposta sono improcedibili.

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