Il Forum di Cernobbio, giunto alla sua cinquantesima edizione, รจ stato un’occasione imperdibile per illuminare il ruolo cruciale delle piccole e medie imprese nel panorama economico italiano. Sace, in partnership con Teha, ha presentato un hub interamente dedicato a queste aziende, sottolineando la loro importanza strategica nelle sfide della moderna economia. La ricerca ‘Obiettivo Sparkling. Pmi e filiere italiane a prova di futuro’, elaborata da Sace in collaborazione con Teha, ha messo in evidenza come l’innovazione, la sostenibilitร e l’export possano contribuire a rafforzare il Made in Italy nel contesto globale. Concludendo, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso preoccupazione riguardo alla competitivitร europea, approfittando di questo evento per sottolinearne l’importanza.
L’importanza delle PMI: un pilastro dell’economia italiana
Le PMI italiane costituiscono la spina dorsale dell’economia nazionale, con oltre 200.000 aziende che generano un fatturato impressionante di oltre 1.400 miliardi di euro. Queste piccole e medie imprese non solo contribuiscono significativamente allโoccupazione, rappresentando quasi la metร dellโexport nazionale, ma dimostrano anche un notevole livello di resilienza e capacitร di innovazione. Infatti, circa il 37% di esse investe attivamente in innovazione e formazione, migliorando cosรฌ del 15% la loro capacitร di esportazione. Le PMI esportano un terzo del loro fatturato, superando di sette punti percentuali le omologhe tedesche, evidenziando il potenziale di crescita delle aziende italiane in contesti internazionali.
LโAmministratore Delegato di Sace, Alessandra Ricci, ha annunciato che lโorganizzazione รจ attualmente al fianco di oltre 51.000 PMI nei loro progetti, con lโobiettivo di raggiungere 65.000 entro il 2025. Questo impegno si traduce in un forte impatto economico, con oltre 80 miliardi di euro di progetti sostenuti, contribuendo ancor piรน a generare occupazione e a rinforzare il sistema produttivo. La partecipazione al Forum di Cernobbio segna un passo importante nel riconoscimento del valore delle PMI e delle loro esperienze uniche nel panorama globale.
Strategie per la crescita delle PMI: tecnologie e filiere
La ricerca presentata al Forum di Cernobbio ha messo in risalto come le PMI possano sfruttare due leve strategiche per crescere: la trasformazione tecnologica e l’integrazione nelle filiere produttive. Alessandro Terzulli, Chief Economist di Sace, ha evidenziato come le esportazioni delle PMI italiane siano destinate a crescere di circa il 1,5% nel 2024 e del 3,5% nel 2025, portando il valore totale delle esportazioni a circa 260 miliardi di euro, principalmente grazie al contributo delle medie imprese.
La maggiore crescita รจ attesa nelle aree orientali del mondo, con il Medio Oriente e l’Asia Orientale in prima linea, rispettivamente con incrementi previsti del 6,1% e del 2,3%. Anche l’America settentrionale non rimarrร indietro, segnando un aumento del 3,8%. Tuttavia, la crescita nellโUnione Europea รจ prevista stabile. Un altro aspetto cruciale รจ rappresentato dalle filiere produttive, con l’integrazione dei processi produttivi che si rivela fondamentale per la competitivitร delle piccole e medie imprese italiane. Attualmente, l’80% delle PMI dichiara di operare in una sola filiera, evidenziando cosรฌ un potenziale ampiamente inespresso.
Le filiere strategiche e le opportunitร di lavoro
Nella stessa ricerca, sono state identificate 8 filiere di rilevanza sistemica che rappresentano un valore aggiunto significativo per lโeconomia italiana, tra cui: macchine industriali, edilizia, agro-alimentare, abbigliamento, mezzi di trasporto su gomma, energia, sanitร e farmaceutica. Queste filiere sono responsabili del 56,4% del Valore Aggiunto, della metร dellโoccupazione e di oltre due terzi dell’export delle unitร con almeno 3 addetti.
In particolare, il focus sull’innovazione nelle filiere emergenti, come lo smart building, l’agritech e le energie rinnovabili, offre prospettive promettenti. Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile dellโArea Scenari e Intelligence di Teha Group, ha sottolineato che policy e investimenti nel settore dello smart building potrebbero generare oltre 200.000 posti di lavoro qualificati nei prossimi anni. Al contempo, lโesplorazione delle possibilitร legate alla filiera agritech e alle tecnologie rinnovabili continua a mantenere lโItalia in una posizione competitiva in Europa.
Il modello distrettuale si conferma cruciale nel sistema produttivo italiano, contribuendo a una crescente interconnessione lungo le catene del valore. Questa evoluzione, rispetto ai limiti dei distretti tradizionali, potrebbe rafforzare ulteriormente il posizionamento dell’Italia nei mercati esteri e aumentare lโoccupazione in settori chiave per il futuro.
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