Avellino, social card «Dedicata a te»: aiuti a 589 famiglie #finsubitoagevolazioni

Sono 589 i nuclei familiari di Avellino che riceveranno la social card Dedicata a te. Un aumento di sole nove unità rispetto allo scorso anno, il primo di attivazione della misura di sostegno alle famiglie composte da almeno tre persone e con Isee complessivo non superiore ai 15mila euro. Palazzo di Città, ricevuti i dati elaborati dall’Inps, ha provveduto a pubblicare l’elenco dei beneficiari residenti in città che hanno diritto al sostegno una tantum attivato dal Governo Meloni. Quest’anno, grazie ad un appostamento di maggiori risorse, il bonus destinato all’acquisto di beni di prima necessità è leggermente più consistente. Si passa infatti dai 382 euro del 2023 ai 500 del 2024. Esclusi coloro che, pur essendo in condizioni di difficoltà, ricevono altri contributi di sostegno alla povertà, o si trovano in cassa integrazione e Naspi. I 589 nuclei familiari censiti da Comune e Inps come beneficiari non devono inoltrare alcuna domanda. 

Basterà recarsi in Comune negli uffici del segretariato sociale dell’azienda consortile A4, muniti di documento di identità, per poter ritirare la lettera di invito con la quale richiedere poi la card presso gli uffici postali. Chi aveva già usufruito della social card nel 2023, in caso risultasse nuovamente beneficiario anche per l’anno in corso, non dovrà ritirare la nuova card perché il bonus di 500 euro verrà caricato direttamente sulla vecchia. L’aiuto sarà erogato a partire dal 9 settembre.

Per attivare la social card bisognerà effettuare il primo acquisto entro il 16 dicembre 2024 e l’importo totale assegnato deve essere interamente utilizzato entro il 28 febbraio 2025. Il contributo statale potrà essere speso per l’acquisto di beni di prima necessità, carburante e abbonamenti al trasporto pubblico locale, restano esclusi tabacchi, alcolici e bibite zuccherate. Si tratta, chiaramente, di una goccia nell’oceano della povertà dilagante anche ad Avellino.

L’esiguo numero di beneficiari, solo 589 famiglie, non deve trarre in inganno circa lo stato di benessere reale della città. Il Governo, pur avendo ampliato quest’anno il contributo portandolo a 500 euro, in totale l’investimento nazionale per il capoluogo irpino è di 294.500 euro, ha comunque confermato alcuni stringenti paletti. Restano fuori dall’aiuto tutti quei nuclei familiari che, pur avendo un Isee inferiore ai 15mila euro, sono composti da soli due componenti, le famiglie monogenitoriali con un solo figlio a carico, le giovani coppie che magari vivono di lavori precari e mal pagati.

Così come resta tagliato fuori chi percepisce la Naspi o la cassa integrazione che, come sa bene chiunque ci sia passato, soprattutto nel secondo periodo di erogazione si riducono drasticamente. Non solo. Gli stessi beneficiari, stando alle istruzioni riportare sul sito del Ministero delle politiche agricole, vengono selezionati seguendo criteri in ordine di priorità decrescente. In sostanza, tra le famiglie composte da almeno tre componenti e con Isee fino a 15mila euro, viene data priorità a quelle con reddito più basso fino ad esaurimento delle risorse stanziate.