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L’Agenzia delle Entrate controlla le spese degli italiani grazie al redditometro. Come canta Samuele Bersani con il brano Giudizi Universali: “Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l’odio. Torre di controllo, aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio”. 

L’Agenzia delle Entrate può essere considerata la torre di controllo delle finanze del nostro Paese. È proprio questo ente a controllare i contribuenti e ad intervenire in caso di movimenti sospetti. Il tutto con il chiaro intento di scovare i furbetti e contrastare così l’evasione fiscale.

Con il nuovo redditometro l’Agenzia delle Entrate controlla tutte le spese degli ultimi cinque anni

Diversi sono gli strumenti a disposizione del Fisco, come ad esempio l’Intelligenza Artificiale per effettuare gli accertamenti fiscali.

In tale ambito si inserisce anche il nuovo redditometro che il governo ha introdotto nel 2024 e attraverso cui l’Agenzia delle Entrate può controllare i redditi dei contribuenti, tenendo in considerazione le loro spese, investimenti e risparmi.

Entrando nei dettagli, stando a quanto si evince dall’articolo 3 del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 7 maggio 2024, l’Agenzia delle entrate determina il reddito complessivo accertabile del contribuente tenendo conto dei seguenti elementi:

“a) dell’ammontare delle spese, anche diverse rispetto a quelle indicate nella tabella A, che, dai dati presenti nel Sistema informativo dell’anagrafe tributaria o comunque nella disponibilità dell’amministrazione finanziaria, risultano sostenute dal contribuente;
b) dell’ammontare delle ulteriori spese riferite ai beni nella disponibilità del contribuente, presenti nella tabella A, nella misura determinata considerando una spesa minima presunta, ricavata dall’indagine annuale dell’ISTAT sulle spese delle famiglie, o tramite analisi e studi socio-economici applicati al dato certo relativo al possesso o all’utilizzo di un bene o servizio;
c) della quota parte, attribuibile al contribuente, dell’ammontare della spesa per i beni e servizi considerati essenziali per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile (c.d. «Soglia di povertà assoluta») per una famiglia corrispondente alla tipologia di nucleo familiare di appartenenza;
d) della quota relativa agli incrementi patrimoniali del contribuente imputabile al periodo d’imposta, nella misura determinata con le modalità indicate nella tabella A;
e) della quota di risparmio riscontrata, formatasi nell’anno e non utilizzata per consumi, investimenti e altre spese”.

Spese attribuite in sede di determinazione sintetica del reddito complessivo e prova contraria

Il nuovo redditometro si presenta come un metodo innovativo che permette all’Agenzia delle Entrate di confrontare le entrate e le uscite di ogni singolo contribuente e riuscire così a scovare più velocemente i possibili evasori.

In particolare il Fisco esaminerà le dichiarazioni dei redditi pregresse e chiederà, ove necessario, ai contribuenti di mettersi in regola. I soggetti interessati, a loro volta, possono dimostrare di aver provveduto ad adempiere ai propri obblighi fiscali.

Ad esempio, possono presentare appositi documenti che permettano di dimostrare che il finanziamento delle spese ha avuto luogo con soldi ottenuti in modo legale. Come redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta.

Nel caso in cui non si riesca a dimostrare di aver agito in regola, bisogna provvedere al pagamento di quanto richiesto dall’amministrazione finanziaria, onde evitare di incorrere in situazioni spiacevoli come, ad esempio, il pignoramento.

 

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