Duecento milioni contro il caporalato a rischio. Sono quelli del Pnrr sull’investimento dedicato ai Piani urbani integrati per il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, (qui il link). Un investimento che, recitava la documentazione del ministero delle Politiche sociali e del Lavoro, «si pone l’obiettivo di creare o ristrutturare alloggi per i lavoratori del settore agricolo per dare loro alloggi dignitosi ed eliminare così le infiltrazioni di gruppi criminali».
Sull’argomento interviene oggi l’Associazione lavoratori stranieri-Mcl, con un a nota del presidente Paolo Ragusa.
«Siamo molto preoccupati», scrive Ragusa, «circa il progetto di superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, previsto nell’ambito del Pnrr. Il rischio che stiamo correndo, infatti, è quello di perdere i fondi per tale importantissimo obiettivo, tanto che il commissario straordinario, Maurizio Falco, ha recentemente chiesto un’ulteriore ricognizione sull’interessamento dei comuni e sullo stato dell’arte dei lavori”.
«Massima celerità per tutelare tante vite»
Osserva Ragusa che «tale ricognizione è sicuramente funzionale per recuperare il tempo perduto finora, ma riteniamo che sia poi urgente procedere con la massima celerità al finanziamento ai comuni, che hanno da tempo fatto una mappatura delle realtà locali e saranno in grado in tempi brevi anche di rimodulare i progetti in base alle nuove indicazioni nella speranza anche vengano velocemente valutati e finanziati. Dobbiamo essere celeri», ha concluso il presidente di Als-Mcl, «per tutelare tante vite umane».
Nella foto di apertura, di Donato Fasano per LaPresse, la baraccopoli di Borgo Mezzanone, nei pressi di Manfredonia (Foggia), interessata da incendi anche nell’aprile scorso.
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