Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   




Ultim’ora news 22 agosto ore 20


La metà degli italiani che fino allo scorso anno percepivano il reddito di cittadinanza, che il governo Meloni ha cancellato con la legge di bilancio 2023, è rimasta esclusa dal nuovo strumento di contrasto alla povertà, l’assegno di inclusione (Adi). Difatti, mentre i percettori di reddito di cittadinanza nei primi sei mesi dello scorso anno erano 1 milione 300 mila, l’Inps ha accolto fino a giugno 2024 697 mila domande per l’assegno di inclusione. Dunque mancano all’appello oltre 600 mila nuclei familiari, che comunque versano in condizioni economiche restrittive.

Provano a entrare in loro sostegno le macchine normative delle regioni, in particolare del Sud Italia, dove si concentrava la maggioranza dei percettori del reddito, tanto potenziando pre-esistenti strumenti locali quanto pensandone di nuovi. Ma sempre con lo stesso obiettivo: coinvolgere gli esclusi dall’Adi ossia gli occupabili tra 18 e 59 anni, senza figli minori o disabili.

Le proposte delle Regioni

In Puglia si rilancia il «reddito di dignità», un contributo mensile di 500 euro per chi ha un reddito annuo sotto i 9.360 euro connesso a un patto di inclusione lavorativa. Il governatore dem Michele Emiliano fa affidamento per riuscire a finanziare lo strumento su 45 milioni di euro di fondi europei fino al 2027. Quanto alla Sardegna, la governatrice pentastellata Alessandra Todde accelera sul «reddito di inclusione sociale» che consente di avere fino a 1.100 euro al mese alle famiglie numerose. Anche in questo caso le risorse sono di provenienza Ue ma si tratta di 30 milioni.

In Campania e in Sicilia sono state poi depositate due proposte di legge regionale simili tra loro per un «reddito di cittadinanza regionale», da 400 euro al mese a persona più 200 per ciascun componente del nucleo oltre il secondo. Solo per la regione guidata Vincenzo De Luca si stima sarebbero così necessari 200 milioni di euro per i 250 mila occupabili ex-precettori del Rdc. La ricerca di soluzioni regionali non ha colori politici. Se non sorprende che la proposta campana sia stata avanzata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle (padre del Rdc) Gennaro Saiello, Michele Cammarano e Vincenzo Ciampi, meno scontato che in Sicilia a depositare la proposta sia stata Luisa Lantieri, deputata di Forza Italia. Nel cercare di contrastare la povertà però la frammentazione degli strumenti rischia di acuire le differenze. (riproduzione riservata)

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui