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Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la Regione ha destinato 3 milioni di euro per il restauro di edifici rurali. Questi fondi sono stati distribuiti tra 26 beneficiari, tra cui figurano ben 10 enti ecclesiastici grazie all’avanzamento della graduatoria che consente di aggiornare le ultime assegnazioni per la rigenerazione dei piccoli siti culturali, coinvolgendo in Piemonte circa 300 soggetti privati. Le due misure previste sono due: la rigenerazione dei piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale; e la tutela e valorizzazione dell’architettura del paesaggio rurale.

«Il Piemonte è una delle Regioni più avanti nella realizzazione degli obiettivi del PNRR  – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Marina Chiarelli – e questi interventi rappresentano da un lato un’iniezione di liquidità nell’economia reale, dall’altro di stimolo a recuperare i nostri patrimoni che servono ad allargare l’offerta turistica nei piccoli centri del nostro Piemonte ma anche a far conoscere a noi stessi queste perle spesso dimenticate o poco conosciute che sono come una segnaletica culturale del nostro passato».

Dando uno sguardo all’ultimo report della Regione sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in Piemonte emerge un progressivo impiego di risorse già impiegate. Al 30 giugno 2024, su un totale di 1,63 miliardi di euro assegnati, risultano avviati progetti per 1,59 miliardi che corrispondono al 97,61 per cento delle risorse complessive.

Nel dettaglio, i progetti già conclusi ammontano a 114,15 milioni, mentre altri per un valore di circa 1,29 miliardi (pari al 80,68 per cento dei finanziamenti) sono in corso. Sono inoltre stati avviati progetti aggiuntivi per oltre 193,7 milioni.

Sul fronte della Missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo su 89 milioniassegnati alla Regione Piemonte, sono stati avviati progetti 77,4 milioni pari all’87 per cento delle risorse. Di questi, otto progetti sono già stati conclusi, 222 sono in corso e 127 avviati.

«Questi dati indicano un progresso sostanziale nell’attuazione del PNRR in Piemonte, con una gestione che punta a realizzare gli obiettivi fissati, trasformando le risorse disponibili in progetti concreti e operativi – ha aggiunto l’assessore Chiarelli – La Regione prosegue così nel suo percorso di utilizzo efficace dei fondi europei per lo sviluppo del territorio».

Gli interventi sono distribuiti in quasi tutte le provincie del Piemonte.

Montecrestese, Verbania – Parrocchia Maria Vergine Assunta

A Montecrestese, in provincia di Verbania saranno eseguiti lavori per 119.000 euro per il restauro dell’Oratorio di San Marco Parrocchia Maria Vergine Assunta, riportando alla luce un pezzo fondamentale della storia locale. La chiesa fa parte della diocesi di Novara e dell’unità pastorale di Domodossola. Tra i numerosi piccoli nuclei abitati che costituiscono l’attuale comune di Montecrestese e che si sviluppano su un ampio territorio sulla costa montana fra la valle Isorno e la Val Vigezzo, la località venne scelta per l’edificazione della chiesa che risale alla fine del XI secolo.

Omegna, Verbano-Cusio-Ossola – Antichi Ospedali

A Omegna il recupero funzionale e conservativo degli antichi ospedali sarà reso possibile con 150.000 euro, un progetto che mira a recuperare la memoria storica della città.

Galliate, Novara – Santuario del Varallino

In Provincia di Novara l’Oratorio di San Pietro in Vulpiate, conosciuto come Santuario del Varallino, riceverà 150.000 euro per il restauro degli apparati decorativi delle 10 cappelle raffiguranti i misteri del rosario, un tesoro artistico e spirituale inestimabile chiamato così proprio per la somiglianza con il più celebre Sacro Monte di Varallo Sesia. Nato come chiesetta di campagna già nel 1500, attirò attorno a sé molti fedeli spinti lì dalla devozione per l’immagine ritenuta miracolosa della Vergine Maria.

Villamiroglio, Alessandria – Chiesa di Santa Liberata

Con un finanziamento di 118.952 euro, la Parrocchia dei Santi Filippo e Michele potrà procedere alla valorizzazione e restauro della chiesa di Santa Liberata la cui edificazione viene fatta risalire al XVII secolo. Della sua esistenza se ne parla negli atti di una visita pastorale effettuata nel 1619, in cui si riferisce della chiesa e dell’adiacente romitorio, piccolo convento in cui i monaci si ritiravano in preghiera a contatto con la natura.

Crevacuore, Biella – Santuario della Madonna delle Fontane

Questo santuario vedrà l’esecuzione di opere di restauro conservativo delle coperture delle navate, del tiburio e della sacrestia, per un importo di 149.990 euro. Secondo la tradizione nel 1534 una pastorella muta ritrovò la parola pregando la Madonna raffigurata su un sasso, inglobato in seguito nell’edificio sacro. La chiesa, ispirata al fatto miracoloso, ha una semplice facciata preceduta da un porticato a cinque arcate. All’interno si possono ammirare un dipinto della Madonna con bambino del XV secolo ed affreschi ed opere di artisti biellesi del ‘700 e del ‘800. Interessante la fontana in pietra, presenza ricorrente nei Santuari biellesi, posta sul piazzale antistante la Chiesa.

Carpignano Sesia, Novara – Oratorio di Santa Maria di Lebbia

Il ripristino dell’oratorio sarà reso possibile grazie a un contributo di 80.000 euro, un investimento che sottolinea l’importanza di preservare i piccoli gioielli architettonici della regione. La costruzione dell’oratorio risale al 1400. Inizialmente le dimensioni erano assai modeste, come lasciano intuire alcuni archi successivamente murati per prolungare l’aula. Risale alla metà del 1500 il campaniletto a cuspide, mentre il portico antistante la facciata, che poggia su quattro colonne di granito, è della metà del 1600. Nel XVIII secolo fu realizzata la sacrestia allo scopo di ospitare l’eremita a cui era affidata la custodia dell’oratorio.

Villafranca d’Asti – Chiesa di Sant’Antonio Abate e Lorenzo Martire

La Parrocchia Maria Santissima Assunta utilizzerà 88.000 euro per il restauro e la valorizzazione di questa chiesa, inclusi i locali della sacrestia e della canonica, contribuendo così alla rinascita del patrimonio locale. La chiesa intitolata a Sant’Antonio abate e successivamente a San Lorenzo, a ricordo della chiesa dell’antico luogo scomparso di Montenerio, risale al Seicento, e fu costruita per volontà degli abitanti.

Barge, Cuneo – Castello Superiore e Chiesa di San Giacomo

Con 88.000 euro, la Parrocchia San Giovanni Battista lavorerà alla valorizzazione storico-ambientale del Castello Superiore di Barge e del percorso fortificato, includendo la chiesa di San Giacomo in Castello e il paesaggio circostante. La chiesa di San Giacomo, nell’anno 1661, per la sua antichità e quasi in rovina presa in carico dalla comunità che per rispetto agli antenati che la frequentarono, decisero di restaurarla nella forma e decorazione in cui si trova attualmente.


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