Il “Bando borghi”
Incentivi per chi si trasferisce in paese restandoci almeno 5 anni ma anche per chi ristruttura gli edifici o effettua lavori sulle facciate Liberty
Recoaro Terme (Foto Archivio GdV)
Recoaro Terme (Foto Archivio GdV)
l “Bando borghi” che ha assegnato al Comune di Recoaro Terme 20 milioni di euro dei fondi Pnrr per il recupero del borgo termale, fa un nuovo passo avanti. Sono stati infatti pubblicati due bandi per l’erogazione di contributi a fondo perduto fino all’80% per il restauro delle facciate in stile Liberty e fino al 50% per il sostegno alla nuova residenzialità.
Con una dotazione complessiva di 545 mila euro, i due bandi intendono offrire preziosi sostegni all’iniziativa dei privati nell’ottica del rilancio del paese. Il sindaco Armando Cunegato osserva che «il “Bando borghi” non si compone di sole opere strutturali» e che «forse la componente più importante è proprio quella rappresentata dagli incentivi rivolti a specifiche azioni di rilancio e ripopolamento». Nello specifico si tratta di «contributi a fondo perduto che potranno coprire una parte considerevole degli investimenti dei privati». Cunegato sottolinea inoltre che «questa è un’azione che poche realtà hanno saputo proporre. A breve ci sarà un terzo bando per l’avvio di nuove attività commerciali e produttive».
Il bando rivolto a incentivare la residenzialità prevede l’invio delle domande non oltre l’11 settembre. L’iniziativa, che conta su una dotazione di 200 mila euro, mira a supportare le spese di acquisto o di recupero di immobili, oltre ai canoni di locazione, per le persone non residenti a Recoaro e che intendono trasferire la propria residenza entro sei mesi, rimanendo a viverci per almeno cinque anni. Le spese che potranno essere presentate vanno da un minimo di 5 mila ad un massimo di 20 mila euro, mentre per i canoni di locazione il contributo potrà arrivare ad un massimo di 200 euro mensili per 5 anni.
Scadranno invece il 19 settembre i termini per il contributo rivolto al restauro delle facciate esterne degli edifici in stile Liberty ricadenti all’interno del borgo di Recoaro Terme. In questo caso la somma disponibile è di 345 mila euro. Sono ammissibili domande per interventi da un minimo di 5 mila ad un massimo di 100 mila euro che includano, ad esempio, lavori edili sulle facciate esterne, manutenzioni e verniciature di elementi metallici, sostituzione di serramenti in alluminio, ma anche oneri per la sicurezza, spese tecniche e Iva, quando non detraibile.
Nel frattempo il Comune sta procedendo con i vari passaggi previsti dalla legge per poter dare il via ai lavori che al momento interessano solo via Roma. Con la fine di settembre o l’inizio di ottobre dovrebbe partire la maggior parte delle opere anche perché la scadenza del 30 giugno 2026 è sempre più vicina.
Con i 20 milioni del Pnrr si punta a trasformare il volto delle terme e del paese. Dieci milioni sono destinati al centro. Il Caffè Municipale e il palazzo del Comune diventeranno rispettivamente caffè letterario e polo culturale con spazi espositivi, mentre per il secondo è prevista una complessiva ristrutturazione con adeguamento sismico ed efficientamento energetico, nonché il miglioramento degli spazi interni. L’edificio che ospitava il Caffè Nazionale sarà ristrutturato e ai piani superiori si ricaverà un “art hotel”, vale a dire una struttura ricettiva particolarmente vocata all’accoglienza degli artisti che potrebbero immergersi nell’affascinante contesto ai piedi delle Piccole Dolomiti. Interventi sono previsti anche in teatro per la messa in sicurezza, l’efficientamento energetico e una migliore fruibilità digitale della struttura.
Altri dieci milioni saranno investiti invece per il compendio termale creando un centro sanitario con sala inalazioni e ambulatori, un centro benessere e sarà riqualificata la storica villa Tonello.
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