Benevento non resterà senz’acqua in ogni caso. A garantirlo, nero su bianco, sono i vertici politici e tecnici della Regione, con la comunicazione trasmessa ieri al primo cittadino Clemente Mastella, autore di una sollecitazione formale in merito al soddisfacimento di breve e lungo periodo del fabbisogno idrico del capoluogo.
Gli obiettivi
Nella nota, firmata dal vice presidente delegato all’Ambiente Fulvio Bonavitacola e dal dirigente del settore Ciclo idrico integrato Rosario Manzi, si fa il punto della situazione anche in prospettiva. «Nel corso di un incontro svoltosi nei giorni scorsi – scrivono i referenti della Regione – è stata presa in esame la situazione degli approvvigionamenti idrici nell’area sannita nel quadro delle prevedibili riduzioni di apporti per le criticità stagionali. Si è ritenuto di operare su tre piani paralleli: una pressante iniziativa nei confronti della Regione Molise perché vengano garantiti gli approvvigionamenti minimi previsti sulla condotta del Torano – Biferno; un urgente intervento per la riattivazione dei pozzi di San Salvatore Telesino; un parallelo intervento volto alla riattivazione dei pozzi di Solopaca. Il campo pozzi di San Salvatore Telesino è costituito da 8 pozzi, ciascuno ha una produttività media di 50 litri al secondo, per complessivi 350 litri al secondo. Ne consegue che il campo pozzi è dunque in grado di alimentare l’area beneventana anche senza alcun contributo dell’acquedotto del Torano – Biferno. Pertanto, si è dato immediato impulso ai lavori attraverso il concessionario Acqua Campania, il cui termine è previsto nel mese di dicembre di quest’anno. Nel contempo – proseguono i due rappresentanti regionali – il campo pozzi di Solopaca verrà in parte riabilitato per una potenzialità di 100 litri al secondo. Gli uffici regionali di settore si sono già dotati del progetto esecutivo di ristrutturazione e funzionalizzazione. Si prevede di avviare i lavori dalla prossima settimana, in modo che possano essere ultimati per la fine di settembre».
Il fabbisogno
Numeri che potrebbero non dire molto ai lettori meno addentro alle questioni idriche, e che richiedono una rapida illustrazione. Ogni giorno la città di Benevento consuma mediamente 300 litri d’acqua al secondo, che salgono fino a 350 litri (e oltre) nei periodi di maggior assorbimento come l’attuale. Tale fabbisogno è soddisfatto per i due terzi circa (200 – 220 litri al secondo) dai quantitativi provenienti dalle sorgenti molisane, mentre un terzo (130 litri al secondo) è assicurato dai pozzi cittadini di Pezzapiana. Con la rifunzionalizzazione del campo pozzi di San Salvatore Telesino, di proprietà della Regione, previsto entro la fine dell’anno, si renderanno disponibili 350 litri al secondo, pari all’intero fabbisogno cittadino. Va poi considerata la quota dei 100 litri al secondo attinta da Solopaca (proprietà di Alto Calore Servizi), che sarà attivata a fine settembre.
In pratica, un prezioso paracadute d’emergenza qualora dal Molise dovessero chiudere in parte o in toto i rubinetti, prospettiva che però al momento non è all’orizzonte. «Per quanto riferito ai rapporti con il Molise – scrivono in proposito Bonavitacola e Manzi – si precisa che, allo stato, gli accordi interregionali non prevedono un riduzione di portata che conduca la disponibilità al di sotto della soglia di fabbisogno dell’area beneventana. In ogni caso, anche nel 2017, anno dell’ultima crisi idrica più grave, il deficit dell’area di Benevento non ha mai superato i 100 litri al secondo, e quindi già il solo intervento di Solopaca è in condizioni di reggere l’impatto di una eventuale, grave crisi idrica autunnale».
Va però chiarito che i futuri apporti di Solopaca e San Salvatore Telesino non potranno sommarsi, bensì sostituirsi a quelli molisani: «Con la realizzazione degli interventi sui campi pozzi – spiega Manzi – si avrà una disponibilità idrica d’emergenza completamente alternativa alla portata del Torano – Biferno, in quanto l’adduttrice utilizzata è la medesima Dn 500 Curti – Benevento, in grado di reggere una portata massima di 350 litri al secondo. Una seconda adduttrice per Benevento è già stata progettata e sarà realizzata nell’ambito dei lavori per la potabilizzazione delle acque della diga di Campolattaro».
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