di Ilaria Alleva
Che Terni non sia una città per giovani lo dicono i dati: la popolazione è sempre più anziana, e secondo l’Istat nel 2022 ben 756 cervelli di età compresa tra i 18 e i 35 anni sono fuggiti dalla Conca. Il tasso di natalità è ai minimi storici, i Neet hanno raggiunto le percentuali di una provincia del sud Italia e in più c’è tutta la questione del disagio giovanile.
Un mondo che cambia Le nuove abitudini ed esigenze dei ragazzi si riflettono anche sul mondo dei centri giovanili e dell’associazionismo: se prima Terni poteva vantare nove centri giovanili nei quali gli operatori offrivano vari servizi in un punto di aggregazione che diventava strategico, oggi ne è rimasto solo uno, che però sta cambiando la rotta, perché i giovani preferiscono entrare nel mondo dell’associazionismo ed essere i primi a gestire i centri, in un modello che vede il passaggio dal centro giovanile all’hub. Il servizio tradizionalmente inteso ha perso appeal. Ora i ragazzi vogliono essere protagonisti.
I finanziamenti Un’inversione di tendenza potrebbe però arrivare dai finanziamenti del Pnrr, anche perché quei fondi, insieme a quelli della Regione, sono gli unici che mandano avanti i progetti. Il Comune di Terni da ormai otto anni non investe un centesimo nelle politiche che riguardano i giovani, nonostante l’inverno demografico imperversi. Sul tavolo della Regione Umbria per il 2025 c’è un progetto che arriva da Terni che siconcentra su comunicazione e settore musicale. E in genere, da Palazzo Donini, tra i 50mila e i 60mila euro per finanziare le varie attività dedicate agli under 35, arrivano.
I progetti Nei piani degli uffici comunali di Palazzo Spada nuovi impianti sportivi, tra cui lo skatepark, i playground, varie sale polifunzionali, iniziative di cultura e laboratori di impresa. Grazie all’ufficio delle politiche giovanili ternane, ad esempio, 150 Neet hanno potuto aderire a tirocini retribuiti in studi professionali, associazioni e imprese per un periodo di quattro mesi. Il ripristino della consulta giovanile, lanciata dalla giunta Latini, potrebbe inoltre servire come laboratorio di idee per individuare i bisogni dei ragazzi. Risulta che l’organismo verrà collegato al mondo dell’associazionismo sportivo (che conta ben 60 realtà solo a Terni) e culturale, in un’ottica di collaborazione che potrà solo giovare alla città.
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