13 Agosto 2024, 15:37
“Si fa presto a fare gli ecologisti e gli ambientalisti con le discariche degli altri” così Valerio Mancini, Lega, presidente della Seconda commissione dell’assemblea legislativa, che interviene in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Perugia, Vittoria Ferdinandi e di alcuni amministratori comunali “che si sono schierati in modo aprioristico contro la costruzione di un termovalorizzatore nel loro territorio”. “Gli amministratori dei comuni che rifiutano per principio di ospitare un impianto di termovalorizzazione – continua Mancini – si facciano allora carico della presenza e della gestione trentennale di una discarica, una situazione che alcune realtà, come Città di Castello, Magione ed Orvieto vivono da anni. Da presidente della Seconda commissione che ha ha approvato il vigente Piano rifiuti, e da cittadino dell’Alto Tevere, ,i ritengo direttamente coinvolto in quella che non è solo una polemica estiva ma il segnale di un approccio antiquato e ideologico ad un problema concreto come quello della chiusura del ciclo di rifiuti”. Mancini ricorda che l’Umbria invia in discarica il 32% dei propri rifiuti, “nonostante il grande sforzo di cittadini ed imprese, gravati da una Tari sempre crescente. Solo un impianto a recupero di energia può assicurare autonomia ed indipendenza alla regione e allineare le tariffe del servizio alle migliori performance della regioni del nord”. Il presidente della Seconda commissione afferma anche che la Regione Umbria ha soddisfatto tutte le condizioni abilitanti le richieste per l’erogazione dei finanziamenti legati alla pianificazione aggiornata della gestione dei rifiuti, consentendo all’Umbria di accedere ai fondi della politica di coesione 2021/2027 e che la regione vuole anticipare al 2030 l’obiettivo della raccolta differenziata al 75%, fissato in realtà al 2035. Nonostante una raccolta differenziata estrema “resterebbero importanti percentuali di materiali non realmente recuperabili e che andrebbero a finire in discarica. I numeri ci dicono che ad oggi le discariche regionale, Belladanza – Città di Castello, Le Crete – Orvieto, Borgogiglione – Magione, già ampliate tre volte, hanno capienze residue che ci consentiranno al massino di arrivare al 2030. Rischiamo di dover aprire nuovi impianti di stoccaggio, magari nel comune di Perugia” provoca Mancini. “L’impianto di termovalorizzazione è stato studiato e pensato in base alle esigenze regionali ed è falsa ogni altra affermazione”. Mancini conclude invitando l’opposizione a proporre una concreta alternativa fornendo un contributo fattivo alla chiusura del ciclo. “Il sindaco Ferdinandi spieghi quindi in qual comune dovrebbero essere aperte le nuove discariche, unica alternativa alla costruzione dell’impianto che lei contesta”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui