Banca Ifis chiude il primo semestre 2024 con un utile netto consolidato di pertinenza del gruppo pari a 93,6 milioni di euro, in crescita del 2,8%, grazie principalmente all’andamento del business commerciale e del settore Npl (non performing loan).
Margine di intermediazione
Il margine di intermediazione, informa una nota della banca, sale al 374,5 milioni (+7,5% anno/anno), con un margine di interesse di 287,4 milioni e commissioni nette in calo a 46,9 milioni (-3,4 milioni), principalmente per effetto di commissioni di servicing pagate a terzi per la gestione del portafoglio di Revalea. Le altre componenti del margine di intermediazione, pari a 40,2 milioni, risultano in crescita (+16,7 milioni) per effetto principalmente dei maggiori utili netti da cessione (+9,6 milioni), dei risultati dell’operatività su strumenti finanziari nonché dei più elevati utili da cessione di portafogli Npl (+3,1 milioni).
Gestione del rischio e costo del credito
La banca fa sapere di aver ridotto i possibili impatti sul margine di interesse di futuri tagli dei tassi, principalmente tramite l’aumento della durata del portafoglio di titoli di proprietà e delle nuove erogazioni leasing a tasso fisso. Ancora, il costo del credito si riduce a 15,8 milioni dai 16,3 milioni del primo semestre 2023, a conferma della positiva dinamica della qualità dell’attivo degli ultimi trimestri.
Costi operativi e indicatori patrimoniali
I costi operativi, pari a 206,1 milioni (+7,5% a/a), aumentano per le maggiori spese del personale (86,6 milioni contro 80,4 milioni del primo semestre 2023), principalmente per la crescita del numero di dipendenti e del rinnovato Ccnl. Sul fronte patrimoniale, al 30 giugno il Cet1 si attesta a 15,32% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il Tcr a 17,59% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati includendo l’utile generato nel primo semestre 2024 al netto del dividendo maturato.
Quanto alla liquidità, la posizione alla stessa data è pari a circa 1,7 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in Bce (Lcr pari a circa 1.300%). Rimborsati in anticipo 1,6 miliardi di Tltro III, mentre i restanti 411,5 milioni saranno rimborsati a settembre 2024.
Dichiarazioni dell’ad e prospettive future
«I risultati consolidati del primo semestre 2024, con ricavi in continua crescita e utile a 94 milioni di euro, ci consentono di confermare con fiducia la guidance di utile per l’esercizio 2024 pari a 160 milioni di euro», dice l’ad Frederik Geertman. «Sulla base dell’andamento positivo del periodo, contiamo su una piena realizzazione dei target di questo Piano Industriale, continuando a supportare le piccole e medie imprese italiane nel percorso di sviluppo e transizione sostenibile, con i nostri prodotti e servizi e con la competenza distintiva delle nostre persone».
Nel primo semestre 2024, prosegue il manager, «l’attività commerciale nel factoring e nel leasing, grazie a un efficace lavoro della nostra rete, ha ottenuto tassi di crescita superiori ai mercati di riferimento, compensando l’aumento del costo della raccolta. Anche il business Npl si conferma solido e beneficia del contributo dell’acquisizione di Revalea. Da inizio anno la Banca ha, inoltre, avviato una serie di azioni volte a ridurre l’impatto di una possibile riduzione dei tassi di interesse: la duration del portafoglio titoli di proprietà è stata aumentata e la percentuale delle nuove erogazioni leasing a tasso fisso è stata quasi raddoppiata a circa l’80% rispetto all’ultimo semestre del 2023». (riproduzione riservata)
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