TRIESTE – Fino a oltre 2mila euro per l’installazione di sistemi di sicurezza e sorveglianza nelle case, nelle parti comuni dei condomini e in altri immobili: è il contributo che potrà essere erogato ai cittadini tramite un bando comunale per il quale la Regione ha stanziato quasi 260mila euro. Viene coperto il 75 per cento delle spese già sostenute dal 29 aprile 2023 al 31 dicembre 2024 per sistemi antifurto, antirapina, videosorveglianza, porte blindate, inferriate, spioncini, videocitofoni e altro, per un minimo di 1000 euro di spesa fino a un massimo di 3mila più Iva. Il contributo andrà quindi da un minimo di 750 euro a un massimo di 2250. Il termine per la domanda, che potrà essere presentata tra pochi giorni sul sito del Comune (https://bandieconcorsi.comune.trieste.it/), è fissato al 31 gennaio 2025 e sarà liquidato entro il 30 giugno dello stesso anno.
Il bando è stato presentato oggi nella sala Tergeste del Municipio dall’assessore comunale alla sicurezza Caterina de Gavardo e dal vice comandante della polizia locale Paolo Jerman. De Gavardo ha dichiarato che il Comune ha chiesto queste risorse alla Regione partendo “da un ascolto del territorio e delle esigenze dei triestini che in questo momento di diversa percezione della sicurezza sono particolarmente sensibili a queste tematiche”. Il vice conamdante Jerman ha comunque precisato che “a Trieste questi fenomeni sono nella media italiana”.
Il contributo è erogabile ad abitazioni di persone fisiche residenti da almeno cinque anni in Fvg, parti comuni di condomini, immobili religiosi, di attività professionale, oltre a edifici e impianti scolastici non degli enti locali. I sistemi, per essere ammessi al contributo, devono essere di nuova produzione, a norma e con garanzie di legge. La manodopera rientra tra le spese ammissibili. Non sono finanziati casseforti, cancelli di accesso, recinzioni a delimitazione della proprietà e contratti con istituti di vigilanza. L’installazione degli impianti di videosorveglianza dovrà tenere conto delle autorizzazioni e prescrizioni previste dalla normativa sulla privacy.
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