Alla società del fluoro Alkeemia (Blantyre Capital) un prestito green di 10 mln euro da Intesa SP per l’acquisto di macchinari ecosostenibili #finsubitoagevolazioni

Alkeemia, azienda specializzata nella chimica del fluoro, ha incassato da Intesa Sanpaolo un finanziamento green da 10 milioni di euro finalizzato all’acquisto di macchinari di ultima generazione, più efficienti, meno energivori e con minore impatto ambientale per lo stabilimento di Porto Marghera (VE), (si veda qui il comunicato stampa). Complessivamente l’azienda si impegnerà in un investimento da 21 milioni di euro, a seguito della valutazione positiva del Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, assistiti dalla Garanzia Green di SACE.

Più nello specifico, questo investimento è finalizzato alla realizzazione di una nuova sezione d’impianto, la generazione di acido fluoridrico, che renderà il sito di Porto Marghera il più evoluto e moderno in Europa, con un vero e proprio revamp del sito industriale, collocato in un territorio strategico per l’industria chimica e caratterizzato da una forte concentrazione di competenze manageriali e tecniche.

Dalla fine dello scorso anno Alkeemia, che ha anche una partecipazione del 50% in CF Carbons in Germania, fa capo alla società d’investimento londinese Blantyre Capital Limited (si veda altro articolo di BeBeez) in seguito alla cessione lampo da parte di Fluorsid, grande gruppo di produzione e vendita di fluoroderivati per l’industria dell’alluminio, che l’aveva acquisita appena pochi mesi prima (si veda qui il comunicato stampa di allora).

Nel proprio impianto di Porto Marghera Alkeemia dispone di una capacità produttiva di 27mila tonnellate di acido fluoridrico anidro principalmente destinate ai maggiori attori europei nelle industrie dei fluoropolimeri, dei refrigeranti, dell’agrochimica, del trattamento dei metalli e della raffinazione petrolifera. L’azienda è anche un player rilevante nella produzione di solfato di calcio sintetico, con una capacità di oltre 100mila tonnellate annue utilizzate nei mercati dei fertilizzanti, del cemento e dell’edilizia. Alkeemia possiede inoltre la quota del 50% di CF Carbons, una joint venture con la società olandese/tedesca Nobian (ex Akzo Nobel Chemicals), che produce a Francoforte clorodifluorometano, un derivato dell’acido fluoridrico anidro. Il gruppo nel 2021 ha fatturato quasi 42 milioni di euro, con una perdita operativa di 2,4 milioni di euro e un debito netto di 10,7 milioni di euro. si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).

Lorenzo Di Donato, amministratore delegato di Alkeemia, ha dichiarato: “Lo stabilimento di Porto Marghera punta a diventare la nuova piattaforma europea per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di processi legati al fluoro, in particolare per quelli orientati all’industria delle batterie a ioni di Litio, un forte impegno per lo sviluppo sostenibile nell’ambito dell’industria europea della mobilità elettrica e dello stoccaggio di energia. La nostra ambizione è diventare tra i primi produttori di sali di litio per le batterie destinate all’elettromobilità. I sali di litio oggi vengono prodotti solamente in Giappone, Corea e Cina. L’Europa è in ritardo e noi vogliamo colmare questo vuoto”.

Blantyre Capital, fondata nel 2016 da Mubashir Mukadam (ex Head of European Special Situations di KKR), è lo stesso investitore che a fine 2020 ha acquistato un complesso immobiliare sull’isola del Tronchetto a Venezia. L’operazione è stata effettuata attraverso Shire, un fondo immobiliare di diritto italiano gestito da InvestiRe sgr e interamente sottoscritto da un veicolo facente capo appunto a Blantyre Capital Limited (si veda altro articolo di BeBeez). Obiettivo di quell’operazione è il rilancio del complesso di 16.000 mq, attualmente in gran parte sfitto, attraverso lo sviluppo di un piano di riqualificazione integrato volto a migliorare l’offerta commerciale dell’area e a creare valore per il Tronchetto, il centro storico di Venezia, la comunità locale e i turisti. Nel luglio dello scorso anno, sempre attraverso il fondo Shire, all’epoca appena costituito, Blantyre Capital aveva rilevato 4 alberghi a Roma, Milano e Venezia Mestre.

Quanto a Intesa, entro il 2026 ha in programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 270 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR.
Negli ultimi mesi la banca è stata molto attiva nell’erogazione di finanziamenti, soprattutto in quelli green. Pochi giorni fa ha erogato due finanziamenti green per complessivi 70 milioni di euro, a favore di Grimaldi Euromed, società specializzata nel trasporto marittimo di merci in Europa e nelle Autostrade del Mare. I proventi sono finalizzati all’acquisto delle nuove navi Eco Mediterranea ed Eco Adriatica, rispettivamente la decima e l’undicesima della classe Grimaldi Green 5th Generation  (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza Intesa aveva finanziato Coswell spa, azienda specializzata nei prodotti per la cura e il benessere della persona, controllata dalla famiglia Gualandi, con due finanziamenti green, per complessivi 20 milioni di euro (coperti entrambi da Garanzia SACE), (si veda altro articolo di BeBeez). I prestiti serviranno all’azienda a conseguire importanti obiettivi in termini ESG (si veda qui il comunicato stampa). Ancor prima la banca aveva erogato a favore di Bluenergy spa, società udinese di multiservizi energetici appartenente alla holding CGI, un prestito da 7 milioni di euro finalizzato a sostenere il piano di sviluppo dell’azienda che prevede alcuni obiettivi di miglioramento ESG tra cui l’incremento della quota di assunzione di nuove dipendenti donne e l’introduzione di policy per promuovere la parità di genere (si veda altro articolo di BeBeez). In passato, un altro finanziamento di 5 milioni di euro, della durata di quattro anni e assistito dalla Garanzia Green di SACE all’80%, era invece stato destinato a Residence Viserba srl, società del Gruppo Renco spa e proprietaria dei terreni che si trovano a Viserba di Rimini, un tempo occupati da una fabbrica di corde. I fondi sosterranno la costruzione dei primi edifici del nuovo spazio urbano green denominato per l’appunto La Corderia (si veda altro articolo di BeBeez).