Dopo la lunga fase di “stop” dovuta all’emergenza Covid-19, ripartono anche i cantieri all’interno della Valle dei Templi. Tanta la “carne sul fuoco” messa nei mesi scorsi: sono infatti numerosi i progetti finanziati e quelli successivamente appaltati che riguarderanno non solo la manutenzione ordinaria e straordinaria, ma anche interventi strutturali di varia natura che dovrebbero migliorare la fruizione se non rivedere rimettere fisicamente in piedi monumenti precedentemente smantellati o crollati.
Nella prima categoria rientreranno le operazioni di ricostruzione del santuario rupestre della zona di San Biagio, che era stato disassemblato nel lontano 2013 per garantirne la tutela e non fu poi rimesso in piedi. Da questo cantiere si dovrebbe ripartire già nell’immediato, insieme ai lavori di manutenzione previsti a Eraclea Minoa e al museo “Griffo”: nel primo caso saranno realizzati una nuova biglietteria e un bookshop; nel secondo caso si lavorerà per ammodernare il sistema di accoglienza, ma anche per realizzare un collegamento più “naturale” tra l’area del cosiddetto “tempio romano” e il bouleuterion.
Ancora in “sospeso” sono invece altri due interventi molto attesi, molto discussi ma anche molto economicamente rilevanti. Si tratta dei lavori di riassemblaggio e fruizione/manutenzione del tempio di Zeus (con annesso telamone) e, soprattutto, della nuova fase di scavo nell’area del teatro ellenistico. In questo caso il Parco archeologico ha stanziato come noto oltre 200 mila euro, dopo lo “scippo” perpetrato dalla Regione, per le attività di scavo. Gli importi sono stati inseriti nel bilancio della Valle, ma questo dovrà passare dalla Regione. In tal senso l’assessore regionale Alberto Samonà ha garantito l’interesse di Palermo per queste attività, per quanto si attenda ancora un finanziamento adeguato che possa consentire di scendere più in profondità (letteralmente) nelle attività di ricerca.
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