Avrebbero preso accordi per l’acquisto di un terreno ma, dopo il versamento delle “rate”, qualcuno avrebbe cercato di cambiare le condizioni trasformando la compravendita in una lite. E’ successo sabato sera a Carini dove un uomo di 57 anni, proprietario di un appezzamento nella zona di Parco degli Ulivi, è stato denunciato dai carabinieri per minacce gravi e violenza privata aggravata in seguito a una discussione avuta con una ragazzo di 24 anni e la compagna di 21, al secondo mese di gravidanza, che teneva fra le braccia suo figlio di 2 anni. Per lei si è resa necessaria una tappa al pronto soccorso ginecologico del Cervello.
L’intervento dei carabinieri è stato sollecitato dalla coppia, residente a Capaci, che ha chiamato il 112: “Aiuto, veniteci a liberare. Ci hanno sequestrati – hanno detto – e rinchiusi. C’è un uomo che ci minaccia con un coltello e ci lancia delle pietre”. I militari del Nucleo radiomobile di Carini hanno raggiunto via Oreste e hanno rotto un lucchetto che era stato utilizzato per chiudere un cancello ed evitare che potessero allontanarsi. La giovane mamma, in preda a un attacco di panico e dopo aver vomitato diverse volte, è stata soccorsa tra le lacrime e portata in ospedale dov’è stata sottoposta ad alcuni esami per escludere problemi per la gravidanza.
Il 24enne è stato ascoltato dai carabinieri del Radiomobile e ha raccontato di ciò quanto successo quel giorno. Secondo una prima ricostruzione la coppia aveva preso accordi con il 57enne al quale avrebbero pagato mensilmente una quota, senza alcuna ricevuta che lo attestasse, per arrivare alla cifra pattuita – circa 10 mila euro – necessaria per acquistare l’appezzamento. A scatenare il parapiglia sarebbe stata proprio la richiesta di un “pezzo di carta” che certificasse i versamenti fatti fino a quel momento ma in contanti.
Una volta liberati e portata la ragazza in ospedale, il compagno è stato invitato in caserma per sporgere denuncia. Il 57enne, identificato sulla scorta delle informazioni fornite dalla coppia, è stato identificato e convocato in caserma dove, al termine degli accertamenti, è stato denunciato a piede libero per minacce gravi e violenza privata aggravata. All’uomo è stato sequestrato un coltello che corrisponde a quello che avrebbe utilizzato poche ore prima.
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