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Racconta un territorio, quello della via Emilia. E lo fa attraverso le sue eccellenze gastronomiche, la cultura e le tradizioni, strizzando l’occhio all’innovazione. E’ la terza edizione di EmiliaFoodFest in programma dal 20 al 22 settembre, nel centro storico di Carpi, partendo da piazza Martiri, una delle piazze più grandi d’Italia. Qui produttori provenienti da tutta la regione emiliana offriranno ai visitatori un’esperienza culinaria unica.

“L’EmiliaFoodFest è un’importante vetrina per chi vuole scoprire le tradizioni enogastronomiche del nostro territorio e le eccellenze della cucina carpigiana. I produttori locali, veri artisti, sanno valorizzare i nostri prodotti Deco e le tradizioni. Centrale è anche il legame con i luoghi turistici, come l’Acetaia Comunale e i Musei di Palazzo Pio – dichiara l’assessora Paola Poletti – Sono sicura che l’evento avrà un grande richiamo, ringrazio tutti gli organizzatori, produttori e ristoratori coinvolti e invito tutti a partecipare ai laboratori, conferenze e a visitare gli stand.” Il Festival è promosso da Cna Modena, con il contributo della Camera di Commercio di Modena, il contributo e il patrocinio del Comune di Carpi, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, organizzato da Sgp Grandi Eventi, Vettore Ufficiale Trenitalia Tper, in collaborazione con Il Convitto Nazionale Rinaldo Corso di Correggio.

Eventi food

Showcooking, degustazioni, disfide gastronomiche e ricette inedite, quest’anno a stupire il palato degli appassionati sarà la marmellata di maiale realizzata dalla storica Macelleria Papotti. Un modo inedito per gustare il maiale, la marmellata è nata per recuperare tutti i ‘culi’, soprattutto i gambetti di prosciutto, uniti a lardo e pancetta stagionati. Perfetta per le tigelle ma anche per il ragù o spalmata sui crostini caldi. Dal salato al dolce, sono tante le novità, per l’occasione verrà realizzato un gusto di gelato ad hoc per EmiliaFoodFest da Fabio Forghieri, maestro gelatiere e patron della Gelateria dei Principi di Correggio che si posiziona al sesto posto nella classifica mondiale delle 10 top gelaterie del Gelato festival World Ranking 2024.

Didisfide gastronomiche

Molto apprezzato nelle scorse edizioni torna anche quest’anno l’AperiEmilia. Ogni sera dalle 19.00 i protagonisti saranno i barman e bartender del territorio, presenteranno tre cocktail ispirati ai prodotti tipici della regione, dal Parmigiano Reggiano ai salumi tipici del territorio. I protagonisti saranno Luca di Maison Livre a Modena, Maurizio Barrasso del BitterDrop di Carpi e Lorenzo Malavasi di Allosteria e Trattoria Anita

Se l’innovazione sarà protagonista dei cocktail non potevano mancare i gusti della tradizione: Carlo Gozzi, Executive Chef del ristorante “L’Incontro” di Carpi presenterà l’Antica Mostarda dei Pio, frutto di un’antica tradizione della città di Carpi. Una preparazione da utilizzare come condimento, aggiunta o per insaporire piatti e preparati della tradizione italiana. In bocca questa mostarda sprigiona un sapore franco, aromatico, di composta di mela matura, cotta e miscelata sapientemente a una proporzionata parte di scorza d’arancia; il tutto amalgamato e reso leggermente piccante al palato da una modica quantità di senape, uno sfondo delicato di spezie, e una zuccherinità riconoscibile ma non invasiva, data dalla presenza armonizzatrice del miele. La mostarda si abbina perfettamente su lessi e bolliti ma anche formaggi, salumi, verdure crude e cotte e perché no come ingrediente nelle paste ripiene tipiche della tradizione emiliano romagnola. La sua versatilità la rende perfetta anche nei dolci, sul cioccolato oppure in mousse, sorbetti e torte, un unico prodotto ma indispensabile in cucina che racconta una tradizione che affonda le sue radici nel 1500. I prodotti da gustare

Nei tre giorni del festival i protagonisti saranno le eccellenze regionali, come il parmigiano reggiano noto per il suo sapore ricco e complesso, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Reggio Emilia, un condimento pregiato, invecchiato per anni in botticelle di legno, e il gnocco fritto, croccante e dorato che verrà servito caldo agli stand gastronomici. Nei banchi espositivi delle aziende produttrici si potranno assaggiare molti prodotti e ascoltare le loro storie, come quella del “formaggio di fossa”. Il suo nome nome deriva dalla caratteristica forma di riposo, detta infossatura, che consiste in una fossa sigillata. Questo formaggio dal gusto dolce, piccante o amarognolo a seconda del latte usato e delle fosse in cui viene messo a riposare, è nato dall’esigenza di conservare a lunga durata i formaggi prodotti con l’abbondante latte primaverile. Molti anche i salumi come il culatello di Zibello Dop, stagionato nelle cantine umide della Bassa Parmense e il prosciutto di Parma DOP, delizioso e fragrante. Questi potranno essere gustati in purezza o in abbinamento.

Ampio spazio alla pasta fresca, tortellini e i cappelletti punti saldi della cucina emiliana, potranno essere degustati in diverse varianti, dai ripieni di carne a quelli ai formaggi.

Non mancheranno i vini più emblematici della regione. Il Lambrusco, fresco e frizzante che rappresenta l’abbinamento perfetto per accompagnare i piatti tipici presenti durante il festival, e il Pignoletto dal sapore secco e fruttato.

	EMILIAFOODFEST - Preparazione ravioli

Preparazione dei ravioli

L’Emilia-Romagna pur avendo una forte tradizione contadina, è anche nota per le sue eccellenze marittime, grazie al versante romagnolo che affaccia sul mare. L’attività ittica e la molluschicultura producono ogni anno prodotti famosi in tutto il mondo, come i molluschi e i marinati di Goro, che porterà una ventata di brezza marina ad EmiliaFoodFest con le vongole veraci, le ostriche e le cozze tipici di questa località romagnola.

Saranno, inoltre, presenti piadine, tigelle, dolci della tradizione modenese tra cui il croccante di Fiumalbo, dolce storico sottile e croccante, a base di miele, mandorle e caramello, confetture e distillati, ma anche prodotti a base di zucca come le chips, oltre agli immancabili funghi e tartufi che crescono nei boschi e sui nostri appennini.

Eventi

Ad accompagnare gli assaggi, è previsto un ricco calendario di eventi, tra cui premiazioni, show-cooking, degustazioni guidate, convegni, e tante altre novità. EmiliaFoodFest è anche l’occasione per riscoprire l’arte e le tradizioni culinarie della regione con un ricco palinsesto di appuntamenti rivolti anche ai più piccoli, tra cui laboratori mani in pasta e giochi antichi, il tutto in compagnia della mascotte di EmiliaFoodFest: “Rina, la Rezdorina”.

In occasione di EmiliaFoodFest, le attività di ristorazione del territorio proporranno per tutta la settimana dal 16 al 22 settembre speciali menù a tema. Per scoprire le attività aderenti all’iniziativa e i menù basta consultare la sezione dedicata sul sito del festival www.emiliafoodfest.it Non solo gusto e tradizioni, ma anche cultura, nella tre giorni sarà possibile scoprire Carpi attraverso i suoi monumenti, la sua storia e le sue leggende con visite guidate realizzate ad hoc per l’occasione e vivere un’esperienza a 360°. 

Il genio artistico e culinario si incontrano ad EmiliaFoodFest

Stand e assaggi, ma non solo. In piazza Martiri, sotto il PalaPio, ci saranno anche disfide enogastronomiche, presentazioni letterarie, degustazioni guidate e premiazioni a grandi nomi del panorama gastronomico e culturale.

Torna l’ambito riconoscimento “Ambasciatore del gusto” che ogni anno premia un personaggio dal mondo della cucina e dell’enogastronomia che ha contribuito a dare prestigio questo comparto e che sia legato al territorio emiliano. Il premio per l’edizione 2024 di EmiliaFoodFest verrà consegnato a Luca Marchini, patron del ristorante stellato L’Erba del Re di Modena. “Lo chef Marchini ha fatto dell’equilibrio il concetto su cui si fonda la sua cucina, secondo la sua filosofia ogni elemento del piatto ha un’identità riconoscibile, a servizio degli altri ingredienti e l’impegno di ogni boccone è di restituire al palato la varietà di sapori in un insieme armonico e calibrato”, spiegano gli organizzatori. Non solo un ristorante ma anche laboratorio dove poter sperimentare i molteplici “concetti del cibo” ed esprimere quella che rappresenta l’essenza della sua arte culinaria: equilibrio, delicatezza, rispetto e valorizzazione della materia prima. Lo chef sarà intervistato e poi si esibirà in uno showcooking che omaggia la tradizione culinaria del territorio modenese attraverso l’utilizzo di due eccellenze gastronomiche, l’Aceto Balsamico di Modena dop e il Parmigiano Reggiano preparando un Risotto con infuso di latte e Parmigiano Reggiano, le sue Croste e Aceto Balsamico di Modena. Dall’arte culinaria all’arte sartoriale grazie al premio “Emilia In The World” istituito per premiare un personaggio del territorio emiliano che grazie alla sua opera, al suo lavoro, alla sua esperienza e al suo impegno ha portato lustro e prestigio all’Emilia . Per l’edizione 2024 verrà consegnato ad Anna Molinari fondatrice, con l’indimenticato marito Conte Gianpaolo Tarabini Castellani, della maison Blumarine una delle case di moda che hanno reso il Made in Italy celebre in tutto il mondo. Icona di stile, designer di moda, imprenditrice visionaria, genio della creatività, una tra le più grandi e famose stiliste viventi, che ha portato un po’ di Carpi sulle passerelle, i cataloghi e le vetrine di tutto il mondo. Dai racconti di vita di una grande stilista nel mondo, alla passione di Letizia Borri che per partecipare a Masterchef Italia ha deciso di lasciare il lavoro per inseguire il suo sogno e la sua passione che le è stata tramandata dalla nonna Maria Grazia. Sarà Letizia la protagonista di un incontro in cui racconterà al pubblico anche il suo viaggio in Africa intrapreso per portare avanti il suo progetto di Cucinaterapia. Nato nel luglio 2022 rappresenta la sintesi delle sue esperienze in campo educativo e la sua passione per la cucina. Cucinaterapia propone laboratori di cucina per conoscere il mondo dell’alimentazione, non solo donando il cibo ma regalando emozioni attraverso esperienze pratiche legate al mondo della cucina, della musica e della solidarietà.

Sarà invece Monica Campagnoli (@tortelliniandco), scrittrice e storica della gastronomia, la protagonista dell’incontro culturale e del dialogo gastronomico “storie di cucina della via Emilia. Pani della cucina povera e dolci da re”. Un viaggio multisensoriale alla scoperta delle origini di piatti tipici dell’Emilia-Romagna e della vita quotidiana nelle cucine di corti, conventi e poveri diavoli. Monica ha lavorato per oltre vent’anni a tempo pieno come ricercatore di Storia Contemporanea presso l’Università di Bologna. Da quando ha capito che anche la cucina è un archivio di storie, oltre alla penna ha preso in mano il mattarello. Ha pubblicato due libri di cucina, uno in lingua inglese, cura un blog dedicato ai sapori dell’Emilia-Romagna (Tortellini&CO) e una newsletter sulla storia del cibo (Fritto Misto).  

 

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