Decolla “Sistema Etruria”. Il Ministero, premia l’iniziativa delle “terre di confine” e stanzia 10 milioni di euro. Il Patto Territoriale Interregionale tra Valdichiana, Amiata, Valdorcia, Trasimeno e Orvietano (VATO), presenterà oggi l’ambizioso sviluppo del progetto pilota finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) con Decreto del 24 aprile. Una somma imponente: 9milioni e 903mila euro per investimenti pubblici e privati che riguarderanno il territorio di confine tra Umbria e Toscana. Durante l’evento, saranno sottoscritti i protocolli relativi al progetto e verranno firmati i provvedimenti di assegnazione dei contributi e i disciplinari da parte dei soggetti beneficiari e dei soggetti attuatori. Gli investimenti complessivi previsti superano i 14 milioni di euro, con le risorse del Mimit che prevedono un contributo per la realizzazione di 32 progetti privati e un finanziamento destinato a 10 progetti infrastrutturali. Il piano, sviluppato dal Patto VATO con il supporto di tecnici e attori locali, si è distinto per la sua qualità e completezza, classificandosi al sesto posto nella graduatoria nazionale e al primo tra le Aree Interne. Il Ministero ha riconosciuto l’importanza strategica del progetto per l’intero territorio, sottolineando l’impegno e gli investimenti già effettuati. “Questo risultato – spiega il presidente del Patto VATO, Marco Ciarini – rappresenta un significativo riconoscimento dell’importanza strategica del Progetto Pilota Sistema Etruria per tutto il tessuto imprenditoriale locale.
Non solo: gli interventi pubblici previsti mirano a sostenere la riqualificazione e la rigenerazione urbana dei centri storici, ma anche a promuovere la mobilità dolce che favorisca spostamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Il progetto punta, inoltre, alla valorizzazione del ricco patrimonio naturale e storico del territorio per rendendolo più accessibile e fruibile, e allo sviluppo di un turismo ecosostenibile che possa creare nuove opportunità economiche e occupazionali, nel rispetto delle identità locali e delle tradizioni culturali. Questo approccio integrato contribuirà a rafforzare anche il settore turistico, offrendo alle imprese locali nuove occasioni di crescita e sviluppo, e al contempo migliorando la qualità della vita per i residenti”.
Sara Minciaroni
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