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I numeri del mercato auto di agosto 2024 sono stati eloquenti: al di là dei dati di vendita generale, in calo su base annua e mensile, tornano a crollare le immatricolazioni delle green. In totale sono state vendute solo 2.410 vetture con un confronto rispetto allo stesso mese di un anno fa, eloquente.

Si è perso infatti il 40,6%, ed oggi la quota delle vetture a batteria d’Italia resta ancora fra le più basse d’Europa, solo il 3,5%. Alla luce di questi numeri quasi imbarazzanti, che certifichano per l’ennesima volta come le green nel BelPaese siano tutt’altro che desiderate, ci si domanda come mai non si decida di “sbloccare” i fondi rimasti del piano Ecobonus.

Lo scorso 3 giugno gli incentivi per le auto elettriche sono terminati in 9 ore, e si potrebbe probabilmente ripetere lo stesso exploit se si decidesse di immettere altra liquidità. Ad oggi restano infatti ancora inutilizzati circa 179 milioni di euro suddivisi fra 85,4 milioni per le auto plug-in hybrid, quelle con emissioni comprese fra i 21 e i 50 grammi di CO2 (il 67,9 per cento del totale). A questa somma si aggiungono altri 86,4 milioni di euro destinati alle auto con emissioni comprese fra 61 e 135 grammi al km, in generale le ibride e le MHEV, oltre a 1,9 milioni di euro per le GPL e altri 5,9 milioni per le vetture alimentate a metano.

E’ molto probabile che chi era intenzionato ad acquistare un’auto sfruttando gli incentivi, lo avrà sicuramente già fatto, di conseguenza traslare gli stessi fondi, che rischiano di restare fermi fino al prossimo anno, sulle vetture green, potrebbe dare quella sterzata al mercato, che in un momento di numeri così bassi non potrebbe fare altro che comodo.

Sia chiaro, non è con il sistema di incentivi che si vendono le auto elettriche, visto che prima o poi il bonus dovrà essere per forza di cosa eliminato, ma in un periodo storico in cui gli italiani sono ancora particolarmente scettici verso le auto a batteria, tenendo contro anche di quanti siano gli automobilisti che avrebbero voluto comprare un’elettrica a giugno ma che non sono riusciti a rientrare nel sistema degli incentivi, si tratterebbe senza dubbio di una mossa lodevole.

Il solo 3 giugno sarebbero state vendute circa 38mila vetture a zero emissioni secondo i dati UNRAE e con altri 179 milioni di euro a disposizione si potrebbe raggiungere un altro bel dato di vendita: perchè non farlo allora?

 

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