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É online il bando per mille nuove licenze taxi. Un provvedimento atteso da tempo, sudato (e non c’entra il caldo estivo) e complesso, anche perché ha richiesto vari passaggi intermedi: dal parere dell’Art (l’autorità di regolazione dei trasporti) alla concertazione con le sigle delle auto bianche, fino alla stesura finale a opera degli uffici del Campidoglio.

Ora, però, si deve correre per avere quante più auto in circolazione per l’inizio del Giubileo, anche se il procedimento sarà comunque graduale. A dare l’annuncio (anticipato negli scorsi giorni dal Messaggero) è stato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè: «È online da questa mattina (ieri, ndr) il bando per il rilascio di mille licenze Taxi: risultato molto importante per la città dopo 20 anni di attesa, soprattutto in vista dell’imminente Giubileo 2025». Delle mille licenze in arrivo, 200 saranno destinate a mezzi attrezzati per il trasporto delle carrozzine.

LO SCONTO

Per incentivare l’acquisto delle automobili (ovviamente più costose) idonee a ospitare persone con disabilità è prevista una tariffa agevolata: 52.850 euro contro i 75.500 per le licenze ordinarie. Il bando prevede che questi soldi debbano essere pagati «in un’unica soluzione, entro e non oltre il termine di 60 giorni dalla comunicazione» con cui viene provvisoriamente attribuita la licenza, mentre entro 90 giorni dovrà iniziare l’attività. Proprio il pagamento in una sola tranche ha già fatto storcere il naso, ad esempio, al “Comitato dei sostituti alla guida”, coloro che operano al posto del titolare, senza però prenderne la licenza. Insomma, i precari del settore. Che, per bocca del presidente Paolo Macioci hanno annunciato possibili ricorsi perché, tra le altre cose, «i sostituti alla guida sono messi sullo stesso piano degli altri candidati». In realtà, un piccolo vantaggio viene previsto nel bando (da 0,1 a 5,3 punti a seconda dell’esperienza), ma questa spinta è evidentemente ritenuta insufficiente.

IL PREZZO

Le domande, aperte da ieri, chiuderanno il 23 settembre alle 23.59. Partecipare non sarà gratuito: oltre alla marca da bollo da 16 euro, occorrerà versare 50 euro per ripagare il servizio di Formez, l’agenzia pubblica che metterà in piedi il concorso. Il concorso prevederà 50 domande. Per prepararsi occorrerà studiare il codice della strada (10 domande), le norme che riguardano il servizio di taxi (20 domande), ma anche ripassare i monumenti e luoghi d’interesse della Capitale (10 domande). Il test, poi, verterà anche sulle norme fiscali e amministrative utili al lavoro da tassista (quattro domande) e infine sull’inglese (sei domande). Oltre ai sostituti alla guida, avranno un bonus di cinque punti anche per quelli che sceglieranno in via esclusiva una delle 200 licenze attrezzate per il trasporto delle persone con disabilità.

A parità di risultato conteranno, nell’ordine: il titolo di studio, il numero di figli e infine verrà preferito chi è più giovane. La data del test dovrebbe essere a ottobre e il giorno stesso, secondo quanto filtrato, uscirà una prima graduatoria. Da lì in avanti si partirà a verificare la regolarità delle pratiche. «È un impegno che avevamo preso e che abbiamo mantenuto» esulta Gualtieri, secondo cui «l’obiettivo è poter dare le licenze da dicembre. Finalmente andiamo ad affrontare in modo strutturale un grande problema di Roma, abbiamo tenuto duro e siamo andati avanti con la nostra linea».

LA DIVISIONE

L’80% dei contributi versati dai vincitori andrà agli attuali 7.715 titolari di licenza (circa 7.360 euro a testa), mentre il resto (più o meno 14,1 milioni di euro) sarà utilizzato dal Campidoglio «per il miglioramento del controllo e della qualità degli autoservizi pubblici non di linea e alla sicurezza dei conducenti e dei passeggeri». Insomma, andrà in investimenti per rendere più efficiente la mobilità della Capitale.

GLI NCC

Una volta avviata la partita dei taxi, il Campidoglio si potrà quindi concentrare sugli Ncc: a Roma sono «4-5mila» le auto nere «che entrano in Ztl quotidianamente, ma abbiamo meno di mille autorizzazioni: dobbiamo colmare questo gap», aveva detto l’assessore Patanè a maggio in commissione Mobilità, parlando del fatto che molti lavorano su Roma con licenze rilasciate in altri comuni. E per questo si punta a stanziare 2mila licenze (queste invece a titolo gratuito). Una procedura che in teoria dovrebbe essere più semplice. Lo stesso Gualtieri non aveva escluso nei mesi scorsi di aumentare ancora il numero delle licenze di taxi in caso di necessità. Aggiungendo che magari si potrebbe pescare nella graduatoria degli idonei di questo concorso. Dall’ultimo bando (a titolo gratuito) sono passati ben 18 anni: allora il sindaco era Walter Veltroni.

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