Ammontano complessivamente a 2,35 miliardi di euro le risorse a sostegno degli interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Per ottenere i contributi a fondo perduto dal 50 all’80% della spesa messi a disposizione dalla misura finanziata per gli anni dal 2024 al 2026 nell’ambito del Pnrr, missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”, le imprese beneficiarie dovranno presentare le domande dalle ore 12:00 del 16 settembre 2024 e fino alle ore 12:00 del 14 ottobre 2024 tramite la piattaforma predisposta dal Gse (Gestore servizi energetici).
È quanto prevede il terzo bando “Parco Agrisolare” del m inistero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (si veda ItaliaOggi del 21 agosto 2024) di cui al decreto 19 agosto 2024, attuativo del decreto Masaf del 17 aprile 2024 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 23 agosto 2024, che peraltro riserva 250 milioni di euro al finanziamento di progetti da realizzarsi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Rientrano tra i destinatari dell’agevolazione gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria, le imprese agroindustriali/zootecnico e le cooperative agricole che svolgono attività agricola o loro consorzi.
Ciascun soggetto beneficiario potrà presentare proposte per una spesa massima ammissibile complessiva che non potrà in ogni caso superare l’importo di 2.330.000 euro. Qualora il Gse rilevi che per il medesimo progetto siano state presentate più istanze, valuterà l’ultima proposta inviata procedendo d’ufficio all’annullamento delle precedenti.
Contributi e investimenti ammissibili. Gli aiuti fino all’80% della spesa sono riferiti agli investimenti in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria:
L’investimento deve perseguire l’obiettivo di contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla loro mitigazione, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, nonché promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica
Sempre con un contributo dell’80% a valere sulle medesime spese sopra richiamate sono agevolabili gli investimenti riguardanti attivi materiali o immateriali connessi alla trasformazione di prodotti agricoli per la produzione di energia rinnovabile solare (fotovoltaico).
Sono previsti inoltre contributi per gli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (in esenzione ai sensi del regolamento Ue n. 651/2014). La misura del contributo è pari al 30% della spesa per gli investimenti volti a favorire l’efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili. T
ale aliquota agevolativa può essere aumentata di 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese, di 10 punti percentuali per gli aiuti concessi alle medie imprese e di 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise.
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