Bosconero, dopo tre anni e l’aumento dei costi posteggio concluso davanti alla stazione #finsubitoagevolazioni

BOSCONERO. Ci sono voluti quasi tre anni, due lotti e ventimila euro di maggiori costi, per completare il posteggio di interscambio treno-autobus della stazione ferroviaria di Bosconero. Ora sulla grande spianata di asfalto mancano il disegno degli stalli e gli allacciamenti della corrente elettrica. Servono per “accendere” gli otto moderni lampioni e la stazione di ricarica per le auto elettriche.

Il posteggio avrà posti auto riservati alle persone con disabilità, aiuole fiorite ed arredi urbani per un totale di almeno cinquanta posti. L’acquisto del terreno risale al 2020 e in questi anni sono stati realizzati gli interventi iniziati con il primo lotto del giugno 2020 relativo alla sistemazione del fondo. Nel 2022, a causa dell’aggiornamento dei prezzi, era stato necessario variare gli impegni di spesa per il Comune. Ma il finanziamento (quarantamila euro) dell’opera deriva dalla missione 2 del Pnrr per 140mila euro, mentre la progettazione era stata affidata all’ufficio tecnico del Comune, che ora fa da direttore dei lavori.

A carico delle casse comunali sono finiti quindi solo i 20mila euro legati all’aumento dei costi dei materiali. «Il cantiere è ancora aperto – puntualizza l’assessore Renato Ferro – poiché abbiamo in corso una valutazione per migliorare l’aspetto estetico. Di certo installeremo una cartellonistica per illustrare le peculiarità del paese. Altri totem saranno collocati in prossimità delle entrate del paese in via Torino, all’incrocio tra le vie Nigra e Trieste, ed alla rotonda dei Mastri. Sono in funzione invece le due colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, dopo la convenzione siglata con l’Enel». Il maxi posteggio di interscambio, realizzato dalla ditta Cevig di Busano, va a qualificare una zona strategica del paese lungo la direttrice per Rivarolo: poco più avanti si trova la sede del distaccamento dei vigili del fuoco, mentre la stazione costituisce un elemento importante per la mobilità, per lo sviluppo economico e l’aggregazione del piccolo centro. Come in tutte le piccole stazioni l’edificio che ospita la sala d’aspetto, ma non più la biglietteria, conserva un suo fascino architettonico, che andrebbe valorizzato. Appare invece trascurato. Accanto alla stazione un bar è diventato un comodo servizio per i pendolari e per gli studenti e un punto d’incontro per i residenti più anziani che si ritrovano per giocare a carte. Situata lungo la ferrovia Canavesana, da gennaio è gestita da Rfi (Rete ferroviaria italiana). La stazione è servita da treni regionali in servizio sulla relazione denominata linea 1 del Servizio ferroviario metropolitano di Torino, operati da Trenitalia nell’ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Piemonte.lydia massia