Olbia. L’isola di Molara, sorella della più visitata Tavolara, localmente nota come “La Regina”, è stata per molto tempo meta ambita principalmente per le sue famose “Piscine”, lo specchio d’acqua cristallina su cui si erge. Tuttavia, l’isola è un vero gioiello incastonato nel mare che, oltre a bellezze paesaggistiche mozzafiato, ha una storia interessante tutta sua da raccontare, tanto da attirare l’attenzione della Mediaset che ha deciso di girare un servizio sull’Isola.
Per questo progetto di scoperta e divulgazione al grande pubblico è stata richiesta la collaborazione del battello golfoarancino “Marco del Mare”, con il suo comandante Paolo Porcelli – più conosciuto come “l’amico dei delfini” – che da anni organizza escursioni nelle quali fa conoscere ai visitatori questi splendidi mammiferi da vicino. Da quest’anno, l’imbarcazione ha stretto una collaborazione esclusiva con l’Associazione Molara per condurre sull’Isola i tanti turisti che, partendo da Golfo Aranci, desiderano visitarla. Commenta Porcelli: “Siamo felicissimi di questa collaborazione e di aver potuto offrire il nostro contributo per la realizzazione di un servizio così importante come quello della promozione del territorio per far conoscere la nostra terra al grande pubblico”.
Diego Gaia, guida escursionista regionale, nonché presidente dell’associazione culturale Molara, intervistato per il servizio della Mediaset, racconta: “Siamo operativi nell’isola dal 2017. Molara è un’isola privata ad area protetta e la nostra associazione, detenendo la concessione estiva, ha deciso di rendere fruibile l’accesso dei visitatori in maniera contingentata per preservare il più possibile il territorio. Molara offre tanti spunti per parlare non solo della Sardegna, ma anche delle isole vicine ad Olbia. C’è tanto da raccontare, in termini di storia antica, medievale e recente. Sull’isola infatti si rinviene una torre di avvistamento di navi saracene datata 1850-1900, un monastero di monache medievale con annessa una chiesa intitolata a San Ponziano, senza dimenticare l’aspetto zootecnico legato alla presenza di un’azienda agricola. La vita sull’isola durante i secoli è stata resa possibile grazie a sorgenti di acqua dolce, tra cui una assicura più di 4 metri cubi d’acqua al giorno. Molara per questo è stata frequentata da marinai di ogni tempo, in quanto serviva ai rifornimenti d’acqua delle navi. L’isola si presta dunque a numerosi racconti non solo legati a paesaggi, flora e fauna. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere sempre di più quest’isola meravigliosa, ma sempre nel rispetto ambientale e, pertanto, accompagnando piccoli gruppi alla scoperta dell’affascinante Molara”.
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