IL BILANCIO DI PREVISIONE E L’AUMENTO DELL’IRAP
Come da tradizione, Ferragosto a Palazzo Balbi è il momento dei conti. La giunta regionale del Veneto, martedì 13 agosto, ha deliberato il bilancio di previsione per l’anno successivo, diventando la prima in Italia a farlo. Il bilancio, approvato con l’unanimità dei componenti della giunta (tutti leghisti, in attesa della ridefinizione della casella in capo a Fratelli d’Italia), prevede un aumento dell’Irap, la tassa in carico alle aziende, che porterà 51 milioni di euro nelle casse regionali. L’assessore Francesco Calzavara, insieme ai suoi collaboratori, ha lavorato fino all’ultimo per rendere il provvedimento completo, chiaro e trasparente. Tuttavia, la manovra ha incontrato la netta contrarietà di Forza Italia e i tentennamenti di Fratelli d’Italia, rischiando di far perdere pezzi alla maggioranza proprio sull’atto cardine di un’amministrazione all’ultimo anno di mandato.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE LUCA ZAIA
“Non è una manovra sulla testa dei cittadini, abbiamo cercato di applicarla in maniera minimale per far collimare il nostro bilancio,” ha dichiarato il presidente della Regione, Luca Zaia. “Dopo di che, vedremo strada facendo, e non escludo che possa entrare qualche operazione che ci aiuti a sistemare nuovamente anche le finanze del Veneto. Sull’autonomia dobbiamo fare ragionamenti di virtuosità che ci permettano di essere ancora più operativi.” Zaia ha sottolineato l’importanza di un voto consapevole e informato, confidando che gli alleati abbiano tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione ponderata. “L’assessore Calzavara è disponibile e paziente nel rispondere a ogni perplessità,” ha aggiunto il governatore.
LE ALIQUOTE E GLI ESONERATI
L’Irap è la grande novità del bilancio. Per alcune imprese, le più piccole (146.694 unità), si tratta di un incremento dello 0,10%, mentre per le altre (37.555 unità) dello 0,50%. “Si parla di 14 euro in più all’anno per un bar, 30 euro per un minimarket, 88 euro per una piccola media impresa che fattura fino a un milione di euro, 2.200 euro per un’azienda che fattura 25 milioni di euro,” ha spiegato Calzavara. Questi 51 milioni andranno a coprire alcune spese aggiuntive, come le elezioni regionali del 2025 (8 milioni). Le aziende più colpite saranno quelle “più impattanti” sul territorio, come quelle di tabacco, estrattive, chimiche e farmaceutiche, lotterie e case da gioco, trasporto aereo.
INVESTIMENTI E SPESE PREVISTE
Il bilancio del Veneto ammonta a 18 miliardi e 476 milioni di euro, dei quali 10 miliardi e 545 milioni sono intoccabili, destinati al fondo sanitario regionale. “Siamo la regione con la spesa di funzionamento più bassa, 115 euro per abitante – e dal 2010 non preleviamo l’Irpef dalle tasche dei cittadini, 16 miliardi di euro, più di un miliardo all’anno,” ha dichiarato Zaia. Tra le spese previste, ci sono 40 milioni di contributo per la finanza pubblica, 5 milioni per dare ossigeno alle Ater, 2 milioni per la difesa del suolo delle province, 12 milioni per le borse di studio 2024/25, un milione in più per i nidi. Inoltre, sono previsti 50 milioni per due anni per la statale 308 Cortellazzo, 27,5 milioni per la difesa del suolo, 10 milioni in più per gli impianti sportivi, e 3 milioni per il velodromo di Treviso. Cinque milioni saranno destinati a un nuovo “data center” a Padova, 8 milioni per acquisizioni di patrimonio fondamentali per il funzionamento della regione, 25 milioni per le spese extra-LEA in sanità, e 10 milioni per la creazione del nuovo archivio della regione. Infine, ci sono 6 milioni in più per l’attivazione del NUE, il numero unico di emergenza 112.
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