A Modica 100 indagati per la costruzione di 95 villette a schiera che, secondo l’accusa, sarebbero fuori dagli standard previsti dalle norme per la concessione di prestiti regionali. A Siracusa 67 – tra medici e pazienti – sotto inchiesta per ticket agevolati dei quali non si aveva il diritto.
La Procura della Repubblica di Modica ha aperto un’inchiesta in merito alla concessione di mutui a tasso agevolato ad una cooperativa edilizia. Il fascicolo riguarda la costruzione di 95 villette a schiera che, secondo l’accusa, sarebbero fuori dagli standard previsti dalle norme per la concessione di prestiti regionali. Gli indagati (per truffa aggravata) sono più di 100, tra tra proprietari degli immobili e funzionari della pubblica amministrazione, ai quali, a vario titolo, sono contestati i reati di falso, abusivismo edilizio e mutamento della destinazione d’uso. L’autorizzazione del mutuo concesso alla cooperativa, di circa 7,6 milioni di euro, è adesso al vaglio della Corte dei conti. L’inchiesta era stata aperta nel 2010 dalla Guardia di Finanza e tendeva a fare chiarezza su presunti mutamenti dei progetti edilizi, risultati difformi rispetto a quelli originari per i quali era stato concesso il finanziamento a mutuo agevolato per l’edilizia di cooperativa popolare.
Nel frattempo un altro scandalo coinvolge la Sicilia, per l’esattezza Siracusa, dove sono state denunciate 67 persone con l’accusa di truffa aggravata al sistema sanitario nazionale. Dalle indagini è emersa la collusione tra medici e pazienti: questi ultimi hanno attestato falsamente lo status di disoccupati o il possesso di redditi inferiori a quelli effettivamente percepiti. Per quanto riguarda i medici, invece, diversi di loro sono stati denunciati perché avrebbero permesso l’accesso al beneficio da parte di soggetti non inseriti negli elenchi degli “esenti” forniti dall’ASP, venendo meno al loro dovere di “controllo” rispetto a quanto sterilmente dichiarato dai loro pazienti.
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