Prosegue il trend di crescita di Italgas che ha chiuso i primi sei mesi del 2024 con un utile netto adjusted in crescita a doppia cifra (+13,3%) a 241,5 milioni di euro. Il dato ha battuto la stima degli analisti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo che si aspettavano un utile netto adjusted di 234 milioni (+10% su base annua). Per l’amministratore delegato, Paolo Gallo, «i risultati del primo semestre confermano la solidità delle performance del gruppo e la chiara visione di sviluppo futuro delle nostre attività».
I ricavi risentono dello stop al Superbonus
Come nel primo trimestre lo stop al Superbonus si riflette sui ricavi del gruppo. Nei primi sei mesi dell’anno, i ricavi totali adjusted sono scesi del 6,4% a 872,3 milioni (calo più contenuto rispetto alle stime degli analisti a 868 milioni) «principalmente ascrivibile alla contrazione delle attività di efficienza energetica relative ai Superbonus». L’aumento dei ricavi regolati distribuzione gas (+12%) e il contributo di Acqua Campania hanno, in parte, compensato il previsto calo dei ricavi legati alle attività dell’efficienza energetica.
Il contenimento dei costi e il miglioramento del Wacc regolato nella distribuzione gas in Italia ha contribuito alla crescita dell’ebitda adjusted, risultato pari 671,2 milioni (+10,6% rispetto al 30 giugno 2023). Grazie al flusso di cassa da attività operativa dei primi sei mesi – 529,5 milioni, in aumento di 210 milioni rispetto all’anno precedente – il gruppo ha finanziato interamente gli investimenti effettuati, generando un free cash flow, prima delle operazioni di m&a, di 139,4 milioni.
Gli investimenti superano i 350 milioni
Nel periodo, la società ha effettuato investimenti tecnici per 353,7 milioni, grazie ai quali sono stati realizzati una molteplicità di interventi compresa la posa di 354 chilometri di condotte di distribuzione del gas. Con gli investimenti «si rafforza l’attività di sviluppo di reti e impianti da mettere al servizio di una transizione ecologica sostenibile, sicura e competitiva per l’Italia e la Grecia. Una quota attesa in ulteriore crescita, nella seconda metà dell’anno, con gli investimenti che aumenteranno secondo una progressione maggiore», ha detto l’amministratore delegato.
Al 30 giugno Italgas ha debiti finanziari per 7.193,5 milioni (6.920,3 milioni al 31 dicembre 2023) che si riferiscono a prestiti obbligazionari (5.236,2 milioni), contratti di finanziamento su provvista della Bei (857,5 milioni), a debiti verso banche (964,3 milioni), altri debiti (37,5 milioni) e debiti per Ifrs 16 e per Ifric 12 (98 milioni). L’indebitamento finanziario netto del gruppo è di 6.829,4 milioni, superiore alle stime di consenso (6.812 milioni).
I prossimi step di Italgas: focus sulla trasformazione digitale
In linea con il piano strategico 2023-2029, « Italgas continuerà a perseguire i propri obiettivi volti al potenziamento, sviluppo e alla trasformazione digitale degli asset di distribuzione del gas finalizzata a favorire la transizione energetica in Italia e in Grecia», precisa il gruppo, fornendo le prospettive per l’intero anno, «anche la recente offerta non vincolante per l’acquisizione del 100% di 2i Rete Gas si inquadra in tale strategia».
Il gruppo punta a rafforzare il ruolo di primo piano nel raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione Europea, progredendo ulteriormente nella decarbonizzazione del settore attraverso lo sviluppo dei gas rinnovabili e migliorando la flessibilità e la resilienza dell’intero sistema energetico, garantendone al contempo la sicurezza.
Barclays conferma rating e target price dopo i conti
Barclays conferma il rating equal weight su Italgas dopo i risultati del primo semestre e ribadisce il target price di 5,90 euro (contro la quotazione delle ore 14:40 del 24 luglio di 4,91 euro per azione, +1,44%). «Con un premio del 4% rispetto alla Rab stimata per il 2024, il titolo appare conveniente rispetto ad altri peer regolamentati», affermano gli analisti.
Sia l’utile netto sia l’ebitda di Italgas sono risultati superiori del 2% rispetto alle stime di Barclays: «Prevedevamo un utile di 237 milioni e un ebitda di 658 milioni». Il gruppo guidato da Paolo Gallo ha invece riportato un utile netto di 241,5 milioni e un ebitda di 671 milioni. L’indebitamento finanziario netto è risultato invece in linea con le previsioni degli analisti. (riproduzione riservata)
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