Sono passati più di 7 anni da quel 24 agosto 2016, quando parte dell’Italia centrale è stata distrutta da un sisma violentissimo che ha provocato non solo vittime e feriti ma anche ingenti danni agli edifici, compresi quelli residenziali. L’Agenzia delle Entrate ha diffuso una guida aggiornata per regolamentare gli incentivi volti alla ricostruzione dell’area colpita: ecco cosa prevede la nuova normativa.
Sisma Italia Centrale, in cosa consiste la guida
La nuova guida è un aggiornamento di quella già realizzata dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con il Commissario Straordinario di Governo per la ricostruzione post sisma. L’obiettivo della guida è offrire un aiuto completo ed esaustivo a cittadini, professionisti ed operatori economici che si devono orientare tra tutti gli incentivi a disposizione e le opportunità offerte a chi deve ricostruire gli edifici danneggiati, con particolare focus sull’uso combinato di Superbonus e altri incentivi fiscali.
Tutte le novità per la ricostruzione
La guida si rivolge a tutti coloro che devono sostenere delle spese di ricostruzione post sisma nelle regioni colpite dal terremoto del 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria).
Fino al 2025, oltre al “contributo sisma” queste persone potranno servirsi anche del Superbonus 110% con sconto in fattura o cessione del credito, a differenza di quanto previsto dalla Manovra 2024 per altri tipi di interventi non emergenziali.
“Una combinazione decisiva per il buon esito della ricostruzione che dopo l’esplosione della bolla inflattiva ha aumentato notevolmente gli accolli a carico dei terremotati” ha commentato Guido Castelli, Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016.
“Il nostro contributo deve essere innanzitutto in termini di chiarezza a beneficio di quei cittadini che hanno visto le loro proprietà, frutto di investimenti personali e di sacrifici, danneggiate dagli effetti del terremoto” ha dichiarato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.
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